Una situazione grottesca.28 e 6 ruota di Genova: così magari inziano i lavori. E se non è questa volta magari nel 2017 o nel 2018 o forse nel 2019.

Tanti gli annunci roboanti di inizio lavori nella zona T1 (per chi non è di Varazze, è quella zona desertica e abbandonata a ponente, in prossimità dei cantieri ex Baglietto). L’ultimo avviso di inizio lavori, alquanto strategico ad inizio estate, per poi farsi raccomandare dal Comune di aspettare fine estate (ma poi perchè?).
Ci immaginavamo che il consorzio iniziasse la costruzione con betoniere e carpentieri come nei film americani, e invece nulla si muove. Proprio nulla.
Vedremo a settembre.
A valle di tutto ciò un’assurda autorizzazione edilizia concessa dall’ammministrazione Carletto, che concede 10 anni al proponente per iniziare a suo piacimento i lavori. Conseguenza inevitabile che l’imprenditore scelga i momenti che più lo aggrada.
Così, passano gli anni con mezza città abbandonata alla quale oramai ci siamo abituati e non ci facciamo neppure più caso, ma che è oggettivamente inquietante.
Una cicatrice.
Il problema è che più volte con annunci si era avvisato degli imminenti lavori e più volte non è successo nulla.
Nel frattempo come effetti collaterali abbiamo oltre am età città dove ci si potrebbe girare un film western:
– il campo sportivo occupato e abbandonato
– la mancata costruzione degli oneri di urbanizzazione
– il mancato introito per le casse comunali
Ora non ci resta che sperare che sulla ruota di Genova esca il 6 (costruire un edificio) e il 28 (terminare un lavoro).

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