L’accoglienza degli immigrati porta debiti

Nel recente incontro tenutosi in Prefettura a Savona sul tema immigrati, che  aveva lo scopo di trovare  altri posti dove smistare gli immigrati illegali, si è prospettato un primo “scontro” tra Comuni che si stanno facendo carico di ospitare queste persone – per la maggior parte non sono rifugiati politici ma ambiscono al livelli economici di vita decisamente migliori di quelli nei Paesi di origine – e i Comuni che continuano a fare orecchie da mercante, evitando come la peste di dare od offrire qualunque disponibilità.
I numeri, certi, dicono che Varazze (insieme a Cairo Montenotte) ha una percentuale residenti/immigrati che è assolutamente tra le più alte in Liguria e  non solo. Un rapporto davvero elevato che non può crescere ulteriormente per evidenti motivi. Ma questo non basta in termini di accoglienza immigrati. <strong>E’ venuto fuori infatti, che i Comuni che ospitano più immigrati, sono quelli economicamente più danneggiati.</strong> Come dire? “Cornuti e mazziati….”. Il motivo è semplice: lo Stato non rimborsa i Comuni delle spese sostenute se non in minima parte, lasciando una marea di debiti sulle spalle della Comunità locale.
Nel caso di Varazze ad esempio,  ad oggi, a fronte di 250.000 euro spesi dal Comune solo un quinto sono stati rimborsati per le spese di accoglienza  immigrati.
E’ un fatto inaccettabile, che va contro il buonsenso, e che a mio parere, deve portare ad una totale chiusura a qualunque richiesta di ulteriore disponibilità.
Tale situazione debitoria influisce oltre che sui conti della Comunità, anche sulla possibilità di spendere i  soldi presenti in bilancio: infatti, in un corto circuito kafkiano, i debiti creati per conto del Governo nazionale e della Comunità europea, bloccano la capacità di spesa del Comune,  che formalmente sta creando debiti (non suoi).
In definitiva: i comuni che a differenza degli altri si sono fatti avanti per dare una mano, sono quelli che più vengono danneggiati. Pagano questa generosità con debiti procurati da altri (Governo e UE) e sono limitati nelle spese ordinarie per la propria Comunità, per via dei noti vincoli di bilancio.

Se poi la UE e lo Stato pagheranno i loro debiti per ora non si sa.
A voi sembra normale?

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