Rifiuti: entro ottobre tutta Varazze con il nuovo sistema

Oggi ho saputo che il programma di estensione della raccolta rifiuti urbani con il nuovo metodo basato sulle carte elettroniche nominali sarà esteso a tutta la città in anticipo rispetto a quanto previsto. Pare corretto: se una novità, funziona, aiuta l’ambiente pare più che opportuno  accelerare i tempi. Da quanto previsto inizialmente la scadenza per l’estensione a tutto il territorio cittadino era marzo 2017.  Ora pare che la scadenza sia stata definita con ottobre 2016, ovvero entro il mese o paraggi, il sistema di raccolta differenziata dovrebbe essere attivo. questo significa che la quantità di rifiuto recuperato con punte di oltre il 60% potrà essere esteso di molto, ampliando finalmente l’area di “sperimentazione” che era partita nella primavera tarda e che aveva interessato i pochi residenti che vivono tra l’Aurelia e “l’Aurelia bis”.

La cosa oggettivamente divertente è che invece di verificarsi quanto si temeva, ovvero che alcuni “obbligati” con la tessera avrebbero poi   buttato i rifiuti nell’indifferenziata (nelle zone dove questa ancora esiste questa raccolta), è avvenuto esattamente l’incontrario. Non pochi cittadini, hanno tentato di anticipare i tempi, richiedendo la tessera – pur non risiedendo nelle zone dove la raccolta nuova è attiva – per poter utilizzare i nuovi cassonetti. Un comportamento virtuoso, forse inaspettato. In realtà se un’abitudine era già chiaramente maturata nella popolazione anche di Varazze, era proprio la disponibilità ad applicarsi quotidianamente ad un sistema di raccolta più civile.

Ciò fa ancora di più riflettere su quanto nei quinquenni passati si sia ritardato il sistema avanzato di raccolta differenziata, affidandosi ad una raccolta indifferenziata con alcuni volenterosi che avevano la possibilità di gettare carta e vetro separatamente. Un ritardo inspiegabile che, il sospetto rimane, in realtà potrebbe avere collimato con l’interesse economico anche pubblico a continuare ad utilizzare la discarica senza limitazioni particolari. interesse economico legittimo, ma interesse ambientale e aggiungerei di civiltà calpestato, da un disinteresse accentuato e forse alla fine anche un pò perseguito.

Ora per fortuna non è più così (aiutati e obbligati anche dalle scadenze obbligatorie di legge). Bene.

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