Varazze turistica? Manca ogni strumento per tutelarla

La premessa è che non si vuole fare una critica all’assessore all’urbanistica Baccino che anzi, ha il merito storico di aver posto il problema (forse un pò timidamente?), cosa che in 40 anni nessuno incredibilmente ha mai fatto. Di certo <strong>c’è che a Varazze tutti hanno pensato a costruire interi quartieri ma tutti si sono “dimenticati” (?) di porre delle regole affinchè il costruito non rispondesse al gusto personale di qualche “archistar”</strong> o alla stravaganze-ignoranza di qualche ricco committente, ma piuttosto tenesse conto del contesto storico, culturale e armonico dei luoghi.
Già… si sono dimenticati tutti o quasi.. e così eccoci a contare degli autentici ecomostri disseminati che vanno a peggiorare quanto già fatto qnegli anni ’50,’60,’70 con le costruzioni selvagge.
Varazze non ha un regolamento edilizio, non ha un piano colore (pare in arrivo), non ha linee di indirizzo di mantenimento dei criteri estetici, almeno nelle zone più belle.
Un assurdo assoluto. Alla lunga un suicidio bello e buono che rischia concretamente di fare di Varazze un cugino stretto di un qualsiasi quartiere di Busto Garolfo. E voi in vacanza a Busto Garolfo ci andreste?
L’attuale assessore la questione l’ha posta e ha fatto bene, ma forse con troppo poca determinatezza e troppo poco appoggio politico su elementi molto , molto importanti. <strong>Il “bello” a Varazze sono soldi contanti, perchè solo nel “bello” si va in vacanza</strong>. Il bello a Varazze vuole dire non avere palazzi d’epoca riempiti di parabole satellitari come in Albania un tempo. Ad oggi, perchè lo sappiate un palazzo in pieno centro storico può trasformarsi in un abominio inguardabile o essere dipinto di rosso bomba senza che nessuno possa dire beh….
Grande lungimiranza. non c’è che dire.
Caro Baccino ci metta mano, rapidamente, con forza e decisione.

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