A Varazze, unica nel panorama provinciale a tenere le file degli incontri sulla tassa di soggiorno non è l’assessore al turismo ma quello alle finanze. Ciò, denota la concezione meramente “finanziaria” della tassa, appunto in quanto tale (ovvero tassa).
Questa impostazione è sbagliata. Contraddice i termini e il senso della tassa di soggiorno che dovrebbe fornire i denari per impostare scelte strategiche per il turismo e attuarle. A Varazze ve ne è un grande bisogno: mai come questa Pasqua è stato chiaro il destino turistico di terre come le nostre, strette dalla domanda turistica di chi in 1 ora di auto può essere qui e fare ritorno a casa. Conseguenza, un turismo “d’assalto” che porta relativamente poco e costringe ad una flessibilità impossibile per rispondere a una domanda che si moltiplica (pensiamo ad un ristorante) per 10 nel giro di 24 ore (es. da una domenica a un lunedì).
La tassa di soggiorno non sono soldi in più per il magro bilancio di un Comune, questa è la concezione sbagliata. Sarebbe invece l’occasione per impostare un’azione pluriennale basata su strategie precise con l’attivazione piena dell’assessore al Turismo Filippo Piacentini.
Qui a Varazze invece, con un approccio sbagliato, è tutto demandato all’assessore che si occupa di “incasso” e di prelevare soldi dalle tasche dei cittadini ovvero l’assessore Manna: tutto ciò è esemplificativo di quale approccio sbagliato si vuole dare. Un altro errore di un’Amministrazione locale che per il resto punta al facile consenso. La strategia del giorno per giorno è una concezione di cultura politica tipica del sindaco in carica, con spese pre-elettorali ingenti e una concezione sbagliata che non esiste più tra un elettorato che è cambiato e che non è più disposto a valutare gli incantatori di serpenti.
I flauti non bastano più. Ci vuole programmazione, idee chiare, managerialità e conoscenza del mondo (che non si conclude tra l’Aspera e il Portigliolo). Ci sono davvero queste capacità? Dall’approccio al tema della tassa di soggiorno è lecito dubitarne.
Dovrà essere concordato con le categorie interessate
L’assessore al turismo,durante un incontro pubblico recente,ha illustrato come vorrà essere impegnato il 40% del flusso proveniente dalla tassa di soggiorno.è un bel progetto..speriamo sia messo in condizione di poterlo attuare
Si ma quello è per le infrastrutture. Il restante 60%?