Polveri sottili e code

Ricordo che ai tempi dell’inchiesta di Tirreno Power, una delle accuse principali della Procura è stata quella di aver contribuito mediamente per 3 microgrammi di polveri sottili per Nmetro3. Il livello medio era di circa 20 microgrammi nella zona e quello definito di sicurezza per la UE di 50 microgrammi.

Non entro nel merito ovviamente, ma da quell’incremento si dedusse, in linea teorica, un impatto sulla salute disastroso. Sono temi che saranno discussi presto nelle aule giudiziarie. In questi giorni a Varazze abbiamo avuto praticamente una coda di auto unica e sostanzialmente costante. In questi casi, lo indicano i dati delle centraline vicino alle autostrade quando ci sono le code, si sale agevolmente a 70-80 microgrammi di poveri sottili per nanometro cubo e anche di più. D’altronde chi abita in centro città, anche nella nostra città, lo può verificare abbastanza agevolmente pulendo mobili e vetri….il segno dell’inquinamento purtroppo si vede anche nei…panni.

Varazze in particolare modo, paga una situazione caotica, anche e non solo per il mercato del sabato, che aggrava considerevolmente la situazione. Certo, nulla di drammatico rispetto a zone d’Italia messe molto, molto peggio, ma comunque una situazione degna di essere presa seriamente in considerazione perché anche questo è un costo ambientale che incide sulla qualità della vita e sopratutto sulla qualità ambientale dell’offerta turistica che  a Varazze sta scemando.

Recentemente, il sindaco di Celle Ligure Zunino ha posto finalmente la questione delle interminabili code, non solo per i problemi di viabilità ma anche sul versante ambientale, ovvero sull’impatto di inquinamento che code e ingorghi simili creano sul territorio. Un tema fino ad oggi poco valutato (d’altronde non ci sono centraline di rilevazione a Celle o Varazze) ma altrettanto importante.

 

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