Domenica. Una corsa per Varazze

E’ interessante correre per la città. Attraversarla, la domenica nel tardo pomeriggio, quasi come fosse un film, come registi silenziosi di un qualche documentario.  Muovendosi di corsa si vedono molte cose, in fretta ma non troppo, che spesso non si notano.

19,30 Gli ultimi esausti bagnanti escono dagli stabilimenti. Moltissimi hanno box frigo, segno di un legittimo risparmio che non li condurrà probabilmente a fermarsi a cena. Una classica giornata da toccata e fuga per moltissimi. Di certo, penso con la giusta perfidia, non avranno parcheggiato al Salice…

19.35  Locali affollati ma non esauriti purtroppo; la sensazione è che neppure nel culmine di luglio, seppure in una logica di turismo di  giornata,  ci sia davvero il tutto esaurito. Qualche parcheggio a pagamento libero si vede e non è incoraggiante.

19,40  Passeggiata di ponente. I giardini sono area di pascolo per i cani e i loro padroni reputano che ciò non rechi danno a nulla. Potrebbe essere. Non lo so, non sono in grado di giudicare. Di certo da runner, mi fanno innervosire i guinzagli estendibili quando sono lunghi due o tre metri, tipico delirio da occupazione di passeggiata.

19,45  Presso il molo comincia la musica di intrattenimento per il concerto delle 21. Pochissima gente per ora ma si affollerà. Quanto non ho idea.

19.50 Porto, zona molo di sottoflutto,  piccolo party en plain air di  ragazzi con accendini  e quello che non sono certo sigarette. Si sente a distanza di 15 metri. Non ho capito se è stato legalizzato. Certamente non è un gran spettacolo. Nei giorni scorsi il molo di sottoflutto era abbandonata nella spazzatura.

19.50  Semi nascosto un piccolo camper targato Croazia. Non hanno espressioni felici e penso che  abbiano reputato che non fosse il caso di andare in Francia questa sera….

19.55 Quanta plastica! Plastica dappertutto. Soprattutto bottiglie. La gente non ha ancora capito che la plastica non si decompone e se butti una bottiglia tra 100 anni sarà ancora lì.  Evidentemente gli va bene trovare i rifiuti che hanno lasciato. Questione affettiva? Una sorta di processione da plastica sopratutto se si corre sull’Aurelia appena fuori il centro abitato. Se poi arrivi dal casello di Varazze, il benvenuto plasticoso è ovunque. Ci sono biglietti da visita migliori. La città è piena di rumenta ovunque ma la domenica sera ci sta…almeno per i parametri locali. Magari a Selva di Val Gardena anche no.

20.00 Su una bella barca nel porto, sento chi dice che mangerà la pastasciutta e poi alle 23 via… per Pavia sperando di non rimanere  imbottigliati. Vite da pendolari di lusso?

20.10 Qualcuno è con il naso infilato nelle griglie del cantiere di Piazza Dante. Chissà cosa penserà. Di certo potrà friggerci le uova senza consumo di gas. Non è poco.

20.15  Si ritorna. Meno gente sulla passeggiata. Forse sono a cenare, molti altri dalla coda, si direbbe sono saliti in macchina.

20.25 Arrivato. La sensazione? Città  attiva ma disordinata. Poca cura e ordine. Davvero il minimo indispensabile, ad essere ottimisti. C’è gente, non tantissima.  Il turismo è quello degli ultimi anni. Capacità di spesa decrescente. Il problema è che anche i tempi di permanenza potrebbero esserlo. Ma queste sono osservazioni da runner. Lasciano la corsa che trovano.

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