Perché i treni non fermano più a Varazze. Conseguenze.

Scorrono ogni tanto gli annunci del pugno di ferro degli amministratori comunali che esigono più fermate a Varazze.
Probabilmente non è facile “imporre” o chiedere più fermate a Trenitalia. I risultati, praticamente nulli, lo confermano.
Chi prendeva il treno fino a qualche anno fa, aveva tantissime scelte e disponeva di tantissimi treni che tra Genova e Savona fermavano solo a Varazze o al massimo a Varazze e Arenzano. 24 minuti e dal centro di Genova si scendeva a Varazze. Varazze con i suoi 15.000 abitanti più i 5000 di Celle e qualche decina di migliaia di turisti era un polo naturale di interesse per il servizio ferroviario. I treni fermavano perché serviva, ovvero perché c’era domanda.
I treni, ora più che mai si fermano dove c’è traffico.
Se non si fermano. non è per fare un dispetto a qualcuno. Non si fermano perché la domanda non è sufficiente.
Ecco mi concentrerei proprio su questo aspetto.
Perché il decadimento turistico della città di Varazze, porta delle conseguenze inaspettate anche per i pendolari che a Varazze sono circa 2000.
Con il declassamento di Varazze a fermata ordinaria, come Albisola o Genova Prà per fare un esempio, i pendolari varazzini sono tra quelli che si “sciroppano” quasi un’ora di locale per arrivare in centro a Genova.
Solo i cellesi forse, sono messi peggio, perché molti albisolesi addirittura prendono il treno per Savona e salgono sui diretti per Genova che sono sempre di più negli ultimi periodi, risparmiando comunque tempo e una decina di fermate.
Da Voltri, le scelte dei treni si moltiplicano con un’offerta continua.
E’ un esempio di come l’incapacità di costruire politiche di crescita seria di un territorio e di una città hanno ricadute su tutti: sul turismo ovviamente, ma anche sui pendolari varazzini retrocessi ad essere tra quelli che più di altri passano anche 12 ore la settimana su un treno locale, contro circa la metà di un savonese che percorre un terzo in più di strada.
Ecco, allora, il contrasto tra i soliti annunci e le ricadute reali di scelte e strategie per un territorio (sempre che ci siano) che non producono effetti reali se non sulla carta stampata.
C’è un’incapacità di fondo, conclamata, dell’Amministrazione Bozzano a costruire qualcosa che non sia il giorno per giorno oppure immaginando e illudendosi che la piazza risolva tutto. Non si è capaci di pianificare, investire, nel tempo, anche con progetti che vadano al di là del proprio mandato elettorale.

1 Commento

  1. Non viene evidenziato che a Varazze non c’e’ neppure più la stazione ma solo una semplice fermata non presidiata : infatti i biglietti si comprano dal bar o dai distributori automatici. Negli anni sessanta nella tratta Milano Genova Ventimiglia fermavano a Varazze i seguenti treni diretti (ora denominati regionali veloci): ore 629 958 1019 1037 1507 1705 1943 2134; i seguenti treni direttissimi (ora denominati intercity) ore 747 13(Riviera Express) 1645 2103. Da Ventimiglia per Milano i seguenti treni diretti: 1035 1130 1440 1628 1755 e i seguenti treni direttissimi: 729 1418 1647 1930 1945. Oggi nessun intercity ferma a Varazze. Anzi la fermata non viene effettuata persino da alcuni treni locali che fermano a Voltri o a Cogoleto (730 da SV). Un declassamento totale!

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