Le domande alle quali l’Amministrazione non sa rispondere.

Frenetiche attività in vista del voto comunale di primavera.
Accordi politici di tutti i generi che spesso durano il tempo di un lampo.
Cene “segrete”, segretissime e semi pubbliche a uffo.
Posizionamento multiplo e tuffi carpiati con ammiccamenti e profonde dichiarazioni di appartenenza politica al centro destra, al centro sinistra, al centro, agli indipendenti non dimenticando il M5S.
Nonostante questa attività irrefrenabile, rimangono alcune domande alle quali l’Amministrazione non sa rispondere:
1. Che fine ha fatto il piano regolatore dopo solo 5 anni di attese e promesse?
2. Perché non si riesce a prendere un euro dai piani dei progetti europei che sia uno?
3. Quale strategia (al netto delle onerose consulenze) pluriennale avete per il turismo a Varazze? A che punto di attuazione è?
4. Che fine ha fatto il progetto “Smartcity” di cui pietra angolare era il “mitologico” parcheggio di interscambio del Salice?
5. Perché fate solo contributi a pioggia e non pianificate seriamente con le associazioni di volontariato su base pluriennale?
6. Come intendete contrastare la decadenza turistica strutturale della città? (al netto dei classici interventi pre-elettorali)
7. Perché nonostante i costi crescenti, gli incassi dalla spazzatura comprata a montagne a Genova, non solo non riducete l’incasso complessivo dalle tariffe TARI (spazzatura) ma l’aumentate? (dati ufficiali Comune)

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