La storia della Famiglia Doria a Varazze. Le scuole elementari? Costruite sul terreno ceduto dall’ultima degli eredi dei Doria

Varazze vista dal mare in una giornata estiva
Varazze vista dal mare

La famiglia Doria, forse la famiglia più nota della nobiltà genovese ebbe a Varazze come a Loano una grande quantità di proprietà. Qui sotto riportiamo la relazione dello storico Arri dell’associazione San Donato che riassume le tante proprietà che i Doria nel corso dei secoli ebbero a Varazze.
I DORIA DI VARAZZE – BREVI NOTE INERENTI UN RAMO COLLATERALE DI QUESTA GRANDE FAMIGLIA GENOVESE.
La famiglia Doria ha fatto parte della antica nobiltà genovese ed è annoverata con le famiglie Spinola,Fieschi e Grimaldi fra i casati più illustri della repubblica.
Secondo alcuni studiosi la famiglia trae origine da Arduino di Narbona il quale passando per Genova di ritorno da Gerusalemme nell’anno 950,vi si fermò e prese per moglie una figlia di una ostessa di casa della Volta,dove era alloggiato,nominata Orieta e da qui poi tutti i loro discendenti furono chiamati i figli D’Oria,il primo di essi si chiamò Ansaldo.
Nel 1125 Martino Doria,monaco di San Fruttuoso,fu il fondatore della chiesa di San Matteo in Genova che divenne la chiesa ed il sepolcro di famiglia.
Nel corso del secolo XIII la famiglia,ormai affermata e potente,cercò di espandersi fuori Genova,specialmente verso la riviera di ponente e proprio a Varazze acquistò beni e proprietà dai marchesi di Ponzone e del Bosco (feudatari dell’epoca).
Non abbiamo rinvenuto riscontri documentari di questi acquisti ma sappiamo che nel 1317 il comune di Genova acquista da Corrado De Auria (Doria) proprietà e pertinenze site in Varazze,poste in castro,burgo,villis.
Nel 1340 Nicolaum Antoniu De Auria vende a Simone Boccanegra,doge di Genova, (il quale voleva accentrare il controllo sul territorio),tutto quanto possiede in Varaginis e Cellare (Celle).
Probabilmente il Doria è costretto a vendere tutti i possessi di natura feudale,trattenendo per sé quelli di natura strettamente personale.
Nel 1357 lo stesso Nicola Antonio Doria cede a Genova la propria parte di dominio in Varazze,Celle ed Albisola che il padre suo aveva acquistato nel 1334 da alcuni eredi di Federico Malocelli.
Nel corso del secolo XVI il patrimonio di famiglia fu notevolmente accresciuto mediante l’acquisizione di stabili e terreni,seguendo una costante di molte altre famiglie della nobiltà genovese che si ampliarono mediante la realizzazione di parchi,ville,giardini ed aziende agricole lungo la riviera.
Il patrimonio della famiglia lo possiamo evidenziare tramite diversi atti notarili che abbiamo consultato nell’archivio “ Navalia “ dell’associazione San Donato.
Anno 1683,il Magnifico Agostino Doria,appigiona a Jo.Bapta Camoirano fu Agostino,un edificio per la fabbrica di papero gruzzo (cartiera per carta straccia o grisetta da involgere), sito nel presente luogo di Varagini ubi dicitur (nel luogo detto) La Rocchetta per il canone annuo di Lire 115 di Genova.(Notaio Damezzano Domenico – Filza 1797 – Archivio di stato Savona)
Nel 1732 Giuseppe Maria Doria,anche a nome dei suoi figli minori e di suo fratello Agostino,appigiona ad Agostino De Fatio e Vincenzo Baglietto,un pezzo di terra vignata ed ortiva con due case da manente, posta a Varazze nel luogo chiamato la Caminata inferiore e l’orto di Rosciano,cioè la parte che comincia dal “ rivo Arzocco” sino al viale di Sant’Isidoro che passa nella Caminata superiore.
A Sant’Isidoro,protettore degli agricoltori, era dedicata una cappella campestre posta all’inizio di via Caminata superiore vicino al fabbricato dell’ex cinema Teiro; prima della sua demolizione avvenuta verso il 1915 il suo altare è stato donato alla chiesa di San Donato e ne costituisce attualmente l’altare maggiore,(Notaio De Mezzano Gius.Bartolomeo – Filza 2793 – Archivio di stato Savona)
Nel 1761 la signora Geronima vedova dell’Ill.mo Sig. Agostino Doria,appigiona a Cristoforo Giusto di Domenico,un pezzo di terra vignata ed ortiva con casa da conduttore chiamata la Caminata inferiore. (Notaio De Mezano Gio. Tomaso Giuseppe – Filza 3549 – Archivio di stato Savona)
Nel 1762 Giuseppe Maria Doria affitta a Paolo Rosciano fu Agostino, l’osteria del “ ponte di Teiro “ con stalla ed altri siti adiacenti per anni cinque.
Il ponte nominato è il “ ponte vecchio “ che collegava le due sponde del torrente Teiro tra il borgo e l’ingresso dell’oratorio dell’Assunta da un lato con la detta osteria posta presso l’attuale “ voltino “ di via Caminata inferiore dall’altro lato.In antico la zona fungeva da posto di controllo e di esazione dazi e pedaggi in entrata ed uscita dal borgo murato. (Notaio Rossi Carlo Felice –Filza 3366 – Archivio di stato Savona)
In quel periodo le finanze della famiglia non dovevano essere molto floride in quanto la stessa aveva contratto un debito di lire 3000 (tremila) di Genova verso il notaio Ottavio Maria Guastavino,per cui a garanzia la famiglia dovette ipotecare a favore del detto notaio la estesa possessione terriera della Caminata.(Notaio Guastavino Giorgio – Filza 2983 – Archivio di stato Savona)
Nel 1776 il Signor Francesco Maria Doria fu Agostino, commissiona all’ingegnere cartografo Giacomo Brusco una carta topografica di Varazze ove sono segnati il Palazzo,le case,giardino e parte degli stabili di sua proprietà.
Si nota che tutto il pianoro della Caminata,posto in sponda sinistra del torrente Teiro è tutto di sua proprietà,compresi i Mulinetti all’inizio della via Bianca(due mulini ed un molino da olio o gombo).
Inoltre anche l’osteria del ponte (già citata) ed il Palazzo (residenza con ampio giardino), posto nei terreni dell’attuale opera salesiana.
Nel 1786 l’Ill.mo Francesco Maria Doria fu Agostino appigiona a Stefano Piccone fu Giovanni,sopranominato Sacagnino,il giardino,ossia giardini di agrumi e frutta dei quali mediante muraglie resta circondato il Palazzo posto nel borghetto compresa “la fascia di fichi “ esistente al di fuori di detto giardino,dalla parte di levante,presso la torre del castello. (Notaio Bossani Pier Andrea – Filza 4105 – Archivio di stato Savona)
Nel 1801 viene steso un elenco dei beni del fu Francesco Doria fu Agostino.
Vi figurano il giardino ove resta il Palazzo posto fuori del borgo murato al di sopra della piazza del mercato; la possessione ortiva circondata da muraglie detta la Caminata condotta da tre manenti; altra terra ortiva ed acquativa denominata l’orto dei Ferri; due molini da macinare vettovaglie ed olivaro ossia gombo da olio posti ove dicesi ai Molinetti; un pezzo di terra boschiva dirimpetto la cappella di San Donato.(Notaio Bossani Pier Andrea –Filza 4106 – Archivio di stato Savona)
Nel 1803 Massimiliano Doria fu Francesco vende le sue possessioni della Caminata a Francesco Camogli fu Bernardino.(Notaio Perata Giobatta – Filza 4730 – Archivio di stato Savona)
Attorno all’anno 1950,l’ultima discendente varazzina della famiglia Doria,vende al comune di Varazze la rimanenza del terreno della Caminata per l’edificazione del nuovo plesso scolastico,tra via Recagno e via Camogli.

Da Associazione Culturale “SAN Donato” Ernesto Renato Arri

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