Urbanistica: buone intenzioni e poi si è fatto il contrario (o quasi)

Ricordo gli elementi base della nuova stagione dell’urbanistica a Varazze. “Essere varazze” ne fece un punto primario.
Cinque anni fa all’inizio dell’amministrazione Bozzano le promesse (scritte) erano chiare:
1. Piano regolatore subito
2. puntare sul riuso dei volumi (abitazioni) esistenti senza costruirne altre
3. spostamenti e accorparmenti delle volumetrie concesso con le normative regionali
Risultato:
1. Piano regolatore scomparso. Se ne sono perse le tracce da anni. “Chi l’ha visto” ha rinunciato da tempo.
2. le costruzioni nuove sono molte, moltissime non è neppure il caso di elencarle le vediamo tutti.
3. gli accorpamenti dei volumi invece di andare dal centro verso la periferia hanno ovviamente fatto il contrario ovvero le hanno trasferite dalle Faie (per esempio), al centro o nelle zone di pregio dove le case e i volumi valgono 6 volte di più con il risultato di intensificare le volumetrie laddove le si voleva ridurre.
Per non parlare del Dirigente dell’Urbanistica assente per mesi con incarichi facenti funzione quasi fosse una dirigenza tregenda.
Erano davvero queste le linee politiche che “Essere Varazze” si diede?
Assolutamente no.
E’ una delle tante cose che si sono rilevate promesse a vuoto per la cittadinanza nel suo insieme.
Innegabile.

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