L’avvertimento. La Ramognina si chiude? Pagherete molto.

palazzo comunale - Varazze

Oggi sulla stampa locale è comparso un articolo dove il sindaco Bozzano “avverte” i cittadini che con la chiusura della discarica, i varazzini saranno tassati con l’IRPEF, per recuperare i 2-3 milioni di euro che ogni anno mancheranno, in assenza dallo sversamento nella discarica comunale di Varazze, della pattumiera prevalentemente genovese.
Non è un punto programmatico. Ha il tono neppure velato, di una minaccia. E si legge benissimo. Il senso è: “Cari varazzini, volete la chiusura della discarica della Ramognina? Mi avete rotto le scatole da anni su questo? Bene. Allora aprite il portafoglio perché c’è da pagare e tanto!”
A me pare abbia il sapore di una ripicca.
Un buon amministratore: programma, pianifica, valuta le alternative su base pluriennale.Soprattutto quando ha anni di tempo per prepararsi. Costruisce le alternative, fa accordi innovativi, non si limita a dire nei fatti: “Lo avete voluto e ora pagate perché io vi ho avvertito”.
Inoltre, alcune domande sorgono spontanee:
1. Come fanno gli altri Comuni vicini, a sopravvivere finanziariamente senza le entrate della pattumiera genovese? Siamo sicuri che sia solo per l’applicazione dell’IRPEF (in realtà, una piccola quota dei 2/3 milioni incassati con i camion della “rumenta”)?
2. I costi esorbitanti citati (2-3 milioni) nascono anche da un contratto capestro che prevede che terminata la gestione dei privati che immagino non ci abbiano rimesso in questi anni, i costi di gestione e chiusura siano a totale carico del Comune per i decenni successivi.
3. perché in 6 anni la percentuale di differenziata a Varazze rimane tra le più basse della zona (non è neppure arrivata al 65%)?
Sono questi i problemi sui quali si misura un sindaco. Sinceramente: a rifare piazza Dante o la passeggiata di levante con soldi della Regione in 10 anni è più semplice. E poi sono cose belle che si vedono, la gente è contenta. E vota pure. Ottimo.
La discarica invece non la vede nessuno. Puzza relativamente.
4. Entrando in SAT (che ambiva ad un accordo con Varazze in quanto strategica, cosa che è avvenuta) come ci siamo tutelati per il prossimo conferimento dei nostri rifiuti a Vado?
E infatti è fonte di “pasticci” amministrativi, ambientali, economici da almeno 30 anni. Vogliamo parlare dell’Arenon solo per tornare indietro di 2 mesi? Lo hanno pulito? No….. perché appena si apre la porta del tema “Ramognina”, esce sempre qualcosa di nuovo. E di preoccupante.

1 Commento

  1. Intervengo con colpevole ritardo sulla questione che da sempre mi appassiona, a causa di un periodo da me trascorso fuori Varazze.
    Leggendo il Suo post, dottor Ghibaudo, mi è parso di sentire un senso di fastidio, nemmeno troppo nascosto, del sindaco nei confronti dei suoi concittadini.
    Ciò solo per il fatto che i Varazzini, quantomeno buona parte di essi, chiedono al loro primo cittadino di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.
    Perchè l’avvocato Bozzano ha detto quelle cose nell’intervista? Anche i sassi sanno che la chiusura della discarica comporterà necessariamente dei costi. Senza andare troppo distante, è recente la notizia apparsa sui giornali che il Comune di Savona dovrà cercare nuove risorse per la messa in sicurezza della discarica di Cima Montà. Quindi? Forse che il fatto di rinviare ancora una volta la chiusura della “nostra” Ramognina secondo il sindaco eviterà l’accollo delle spese di bonifica ai cittadini? La risposta è NO.
    Peraltro secondo la mia modesta opinione, che credo Lei condivida, in qualsiasi altro paese civile avrebbero dovuto essere a carico del gestore, ma tant’è chi all’epoca ha firmato la concessione per conto del Comune non aveva pensato a questo “insignificante” particolare.
    Tornando a noi, rimandare la chiusura significa due cose:
    1) rimangiarsi quanto promesso dinanzi alla città
    1) non volersi prendere la responsabilità di tutte quelle incombenze che seguono alla chiusura di un sito di conferimento dei rifiuti
    Tutto il resto altro non sono che scuse.
    Cordiali saluti.

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