E così spuntano i possibili lockdown locali. Pronta anche Varazze?
Tra le ipotesi proposte dal presidente Colao, il capo dei super consulenti della taskforce nominata dal Presidente del Consiglio dei Ministro Antonio Conte, vi sarebbe la possibilità di attuare dei lockdown (blocchi totali del territorio e quarantena per lo meno di 15 gg).
E’ un argomento già toccato nei precedenti post su questo blog e letti da più di 5000 lettori. Ci ritorniamo perché l’argomento è drammaticamente serio. Ci si chiede però come possa essere possibile attuare un lockdown non in una città dove sono tutti residenti, m in una come Varazze, turistica al 100% che si potrebbe trovare con 10.000 residenti , 25.000 abitanti di seconde case e tocco finale 5000 turisti giornalieri.
Domanda stupida perché non accadrà mai?
Ce lo auguriamo tutti naturalmente. Ma ne siamo così certi? O per lo meno, è assolutamente necessario predisporre piani seri ed attuabili se ve ne fosse la necessità.
E’ fondamentale porsi il problema ora, perché parlando con franchezza, non si riesce a capire come un lockdown ovvero una quarantena in piena stagione turistica potrebbe essere minimamente gestibile in città come Varazze, Loano o Finale, senza mandare in tilt il territorio e fare un autentico disastro.
A me non viene in mente il come. Faccio fatica a immaginare una gestione attenta, ordinata e oculata in giornate di massimi afflusso come le domeniche di luglio e agosto, che tradizionalmente dalle nostra parti, più che in qualsiasi parte d’Italia spesso diventano autentici assalti alla diligenza (le spiagge). Siamo fiduciosi però, che gli esperti che affiancano gli amministratori locali una soluzione valida la potranno trovare.
Una responsabilità enorme dettata certamente dalla legittima necessità di non fare morire molte attività economiche.
Una cosa rimane certa: non si potrà dire “non potevamo immaginare….” perché i rischi sono chiari.
Lo sa il Governo, lo sanno le autorità locali.
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