
Sono noti i fatti che portano Varazze, ex terza città della provincia ad essere l’unica città senza una casa salute moderna. Ne abbiamo già parlato molte volte, l’associazione “Azione Popolare” ha già fatto un incontro sul tema l’anno scorso proponendo un nuovo tavolo di proposta. Ora anche il CUP il Centro Unico di Prenotazioni, ovvero il centro di prenotazione degli esami in ASL o convenzionati, chiude il giovedì. Un ulteriore taglio dei servizi già ridotti all’osso. Dopo giovedì, toccherà ad un’altro giorno della settimana? Tra i Comuni interessati come sempre Varazze (pare la cenerentola su molte cose), Albisola e Sassello.
Si tratta di servizi pagati profumatamente con le tasse degli aventi diritto e dunque di risorse che evidentemente vanno ad altri servizi sanitari, in un contesto dove la spesa pubblica corrente aumenta significativamente. Prendere a chi sostiene la “baracca”, negandogli servizi basilari perchè forse può assicurarseli pagando due volte, pare una scelta folle. La gente poi si stufa.
Una città vive ed è viva (lasciamo perdere il periodo luglio-agosto) se da servizi efficienti, moderni, efficaci. Non è un’opinione, sono fatti consolidati. A Varazze i servizi diminuiscono, diminuisce la popolazione, i giovani difficilmente rimangono.
Non credo che la palazzina dei Vigili del Fuoco possa essere la principale risposta a questi grandi problemi. E neppure che in quanto “grandi” (i problemi), una Comunità non possa fare nulla se davvero lo vuole.
cosa dire anche al riguardo della situazione delle Poste chiuse per 4 giorni di fila,con innumerevoli disagi? Ah si si puo’ andare a Celle oppure al Pero,ma gli anziani che non possono farlo? ormai siamo una citta’ da terzo mondo