Piazza+Palazzina. Basta davvero? Il commercio la spia evidente della situazione di crisi reale

La mitica Piazza Dante è partita! Una marea di soldi pubblici per rifare una piazza grande si e no come tre appartamenti. Il segno della “grandiosità” dei cambiamenti in atto nella città secondo il primo cittadino e per una parte della Giunta comunale. Un luogo che aveva bisogno di essere messo a posto, ma che con meno della metà degli 1,3 milioni (a conti fatti) di euro spesi, si sarebbe tranquillamente sistemato molto bene.

Invece no, si è preferito fare un progetto “futuristico”, orribile con una qualità progettuale assolutamente scadente. Era il “segno” ai posteri che si voleva lasciare. Comprensibilmente umano ma amministrativamente sbagliatissimo.

E non basta la solita “almeno hanno fatto qualcosa”. Perchè la domanda precisa dovrebbe essere: “quanto si sarebbe potuto fare con gli stessi soldi e nello stesso tempo per la città?” E qui casca l’asino. Anzi si schianta proprio…. 

Arriva così la seconda grande “opera” che si sostiene, nel palazzo del potere, cambierà le sorti di una amministrazione civica deludentissima. La cessione gratuita di un’area fondamentale per Varazze, al Ministero dell’Interno per farvi la caserma dei VV.FF. Ovvio che i dirigenti del Ministero l’abbiano presa al volo, mica sono scemi.  Cinque anni se va bene e corredo di selfie entusiasti davanti alla sede a Roma degli amministratori in missione, per una realizzazione scontatissima nel momento in cui si è fatto la scelta di donare un terreno di grandissimo valore in cambio di un investimento tutto sommato modesto da parte governativa. un affarone. Per il Ministero.

Tutto lì. Perchè il resto è davvero da dimenticare. Sfido chiunque a ricordarci altri successi significativi che non rientrino nella normalissima gestione di chi ha avuto 5 anni di tempo. Non faccio l’elenco. Basta guardarsi intorno. La rete commerciale che è la prima ad avvertire i cambiamenti parla chiarissimo: offerta e qualità stanno scendendo e la sofferenza è spesso pesante per gli imprenditori del commercio. E questo è solo il primo termometro. Rimane un prelievo fiscale altissimo per servizi ancora onestamente preistorici.

Piazza e Palazzina basteranno? Non penso. La migliore campagna elettorale la fanno i cittadini liberi che vivono questa città e vedono altre realtà. Loro giudicheranno l’operato al netto di una piazza fantasmagorica (e orribile) e una palazzina del ministero dell’Interno.

1 Commento

  1. Lascio ad altri le considerazioni sulle opere pubbliche intraprese,non avendo le competenze necessarie.
    Sul commercio credo che dobbiamo partire da un punto.
    Varazze si sta svuotando,non parlo di presenze turistiche,ma di residenti.lasciamo stare i dati ufficiali..il numero di persone che vivono la città quotidianamente sta scendendo a precipizio.
    Le cause sono molteplici e si perdono nella notte dei tempi..da i prezzi degli immobili troppo alti alla chiusura di attività produttive,fino alle difficoltà a muoversi dalle frazioni.risultato..l’offerta commerciale è di gran lunga superiore alla domanda.
    Per quello che riguarda le presenze turistiche…ci stiamo provando ma la destagionalizzazione è più difficoltosa del previsto,o meglio,potrebbe portare dei risultati..a lungo termine.

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