Quello strano silenzio sospeso. E le cose da fare.

Varazze e coronavirus mascherine

Strano silenzio. La città appare a tratti deserta.

Ci si guarda anche un pò in cagnesco - diciamo la verità- sperando che nessuno si avvicini più del dovuto. Il periodo era ed è impensabile se non fosse vero.
Molte cose sono passate in secondo piano e anche questo blog ha deciso di allinearsi all'unico obiettivo primario evitando ogni discussione, approfondimento, proposta sulla politica cittadina.
Mi scuso con i 1500 lettori che di norma gratificano "Parliamo di Varazze" ma sono certo che la pensano come me.
Verrà poi il momento di capire cose ben fatte ed errore al volte marchiani, ma come dice il post di qualche giorno fa, non è questo il momento.
Purtroppo come altri di voi, sento voci su quella o quell'altra persona nostri concittadini che stanno avendo problemi seri dovuti al Covid-19: tuttavia l'isolamento e la mancanza di contatti ci ha fatto precipitare in un limbo per cui non sappiamo in realtà, quale sia la situazione reale a Varazze in fatto di contagi e purtroppo ricoverati.
Leggo di sindaci nello spezzino, che lamentano di non sapere assolutamente quale sia la situazione sanitaria nel loro Comune in quanto non sono minimamente informati dall'ASL competente. Non so se qui vi sia la medesima situazione. Non so se si sappia quanti ospedalizzati varazzini vi sono oppure quanti a domicilio.
Non so neppure se serva conoscere la situazione puntuale nel territorio comunale dove si vive. Forse sì perchè potrebbe indurre ancora più attenzione oppure creare una certa rilassatezza con dati meno critici. Non ho una risposta.
Certo mi è rimasto impresso il weekend di 21 giorni fa quando Varazze è stata invasa da turisti lombardi quando - purtroppo - era oramai palese la situazione di gravità soprattutto proprio in Lombardia.
Questo comportamento ha lasciato il segno anche nei residenti oppure è stato ininfluente? Credo che non lo sapremo mai.
Di certo ci sono errori evidenti fatti nella gestione italiana come un'ottima trasmissione "Petrolio" su Rai 2 ieri sera alle 21 - condotta da un ottimo giornalista - ha purtroppo evidenziato.
Parlerei davvero di tutto meno che di "modello Italia".
Ora - proprio perchè qualcuno comincia ad avere i pruriti del "tutto passato" tipicamente italico ai primi segnali non negativi, è il momento di tenere duro sapendo che per molti mesi tutto non sarà come prima.

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