CHI ROMPE PAGA: UNA SOLUZIONE DI BUONSENSO

A Cairo Montenotte il nuovo regolamento per le rotture del suolo pubblico ha introdotto un concetto molto semplice: chi rompe strade con scavi dovrà lasciare una cauzione che garantirà il Comune nel caso si dovesse intervenire per rattoppi o aggiustature fatte male che hanno determinato un peggioramento del manto stradale.

Fatti assolutamente frequenti dalle nostre parti, con strade appena asfaltate massacrate da rattoppi selvaggi che dopo l’assestamento della rottura si trasformano in fossi e cedimenti del manto stradale. Il tutto, almeno a Varazze, senza che mai nessuno abbia mai  dire.

Eppure il concetto sarebbe semplice: rompi per fare un allaccio privato? Ok, almeno fai un rattoppo che non sia modello “francobollo” per risparmiare 50 euro di asfalto.

Un esempio emblematico: davanti al parcheggio privato più grande di Varazze con un’operazione di 20 milioni di euro si è fatto un tapullo di 30 cm. per un allaccio sull’Aurelia bis.

Il regolamento edilizio in realtà stabilisce l’obbligo del ripristino del manto stradale che in posti civili vuole dire una prima aggiustatura e dopo 4 mesi un’asfaltatura più ampia che copra  almeno metà carreggiata. Qui però, a Varazze la cosa non è mai stata d’interesse anche perché è palese che non c’è alcun flusso informativo tra uffici comunali e dunque tra chi rilascia permessi di rottura del suolo pubblico e chi dovrebbe controllare il ristabilimento di una strada accettabile.

E alla fine come tutte le buone favelle e dopo anni di strade dissestate interviene di solito  il Comune con soldi pubblici ad aggiustare ciò che con un po’ di attenzione in più sarebbe stata una strada  in condizioni che non avrebbe richiesto un intervento oneroso di  asfaltatura.

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