Agricoltura di nicchia e giovani imprese: un’opportunità ignorata a Varazze?
La Legge Regionale n. 23 del 2018 sulla rigenerazione e il recupero agrario rappresenta un’occasione importante, benché spesso trascurata. Certo, questa legge include anche aspetti discutibili che talvolta aprono le porte se non gestita bene a cementificazioni, ma offre altresì strumenti concreti per favorire il recupero agricolo delle nostre colline e dell’entroterra.
A Varazze, dove il valore del metro quadrato supera i 10.000 euro, l’agricoltura sostenibile è stata trattata come una cenerentola delle politiche amministrative, ignorata per decenni, almeno dagli anni ’50. Eppure, è un settore che altrove si sta affermando come una scelta strategica cruciale per il futuro.
I dati parlano chiaro: l’agricoltura di qualità e di nicchia può essere uno degli strumenti più efficaci per fermare l’esodo dei giovani, offrendo loro opportunità concrete e incentivando il ritorno alle radici.
Ma questo richiede un cambiamento di mentalità e un investimento serio e mirato. È necessario sostenere le imprese agricole specializzate, incoraggiare la nascita di aziende giovanili e avviare il recupero dei tanti terreni abbandonati. Con i giusti incentivi e il supporto adeguato, si potrebbe dare vita a una nuova economia legata ai prodotti locali di qualità, che valorizzi il territorio e crei posti di lavoro.
Varazze ha tutte le carte in regola per diventare un esempio di agricoltura di nicchia e sostenibile. L’unica cosa che manca oggi è una forte volontà politica e una visione lungimirante. Occorre un segnale concreto.
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