
La gentrificazione è un fenomeno urbano in cui quartieri storicamente abitati da comunità a basso reddito vengono trasformati attraverso investimenti e riqualificazioni, attirando residenti più abbienti e attività commerciali di fascia alta. Questo processo spesso comporta l’aumento dei costi abitativi e la progressiva espulsione dei residenti originari, alterando l’identità culturale del quartiere.
Negli ultimi anni, Varazze ha vissuto un profondo cambiamento urbanistico ed economico, spinto dalla crescente domanda immobiliare da parte di acquirenti non residenti. Un forte impulso a questo fenomeno è stato dato dalla conversione di numerosi hotel in immobili di pregio, con prezzi che nella fascia centrale hanno raggiunto cifre impressionanti, arrivando fino a 10.000 euro al metro quadrato.
Questa trasformazione ha avuto un impatto diretto sul tessuto sociale, culturale ed economico della città. Da un lato, ha portato a un aumento del valore degli immobili e a una nuova attrattività turistica legata alle seconde case di lusso. Dall’altro, ha ridotto drasticamente l’occupazione stabile nel settore alberghiero. In passato, ogni hotel di Varazze dava lavoro a una media di 5 dipendenti; con oltre 100 strutture attive, si parla di centinaia di posti di lavoro persi.
Questi impieghi, un tempo determinanti per l’economia locale, sono stati in gran parte sostituiti da lavori stagionali, spesso precari e meno qualificati. Il rischio è che Varazze, invece di svilupparsi in modo equilibrato, si trasformi in una località sempre più esclusiva, accessibile solo a chi può permetterselo, con una perdita progressiva della sua identità storica e sociale.
Occorrono politiche specifiche per contrastare seriamente questa deriva che rischia di danneggiare in modo irreparabile una Comunità che deve essere attivamente preservata.
Io sarei tranquillo sul fatto che Varazze possa potenzialmente trasformarsi in località sempre più esclusiva. In primis, i prezzi degli immobili sono saliti fino a raggiungere picchi di 10k al m2 solo sul nuovo, l’immobile datato, “grazie” all’abbondanza di offerta di nuovi immobili, è crollato. In secondo luogo, per avere le caratteristiche di località esclusiva, sono necessari tutta una serie di servizi che io onestamente non vedo. A meno che, la clientela esclusiva non voglia adesso fare shopping tra negozi di frutta e verdura ed agenzie immobiliari oppure voglia andare a scegliere complementi di arredo ed accessori moda nei bazar cinesi e bengalesi. Per farsi poi un buon aperitivo dai distributori automatici in pieno centro dal comune o sul lungomare. La follia dei 10000€ al m2, tra qualche anno sarà un ricordo, non appena le autostrade renderanno più agevole la tratta, se non ci saranno cambiamenti radicali. Starò felicissimo se mi sarò sbagliato.