Runner di pomeriggio per le vie di Varazze. Strade interne in città: i pedoni troppo esposti

Via XXIV aprile a Varazze - Foto credit www.varagine.it

Dieci km corsi per le vie di Varazze. Un’esperienza dove si capiscono molte cose. Tra le tante via Milano, Via Gaggino, Via XXIV Aprile, Via Garibaldi e poi via Roma, via Paseri, Via Lorenzo Piazza e tante altre…

Un’esperienza perché è evidente che per parafrasare il film dei fratelli Cohen, Varazze “non è un paese per i pedoni”. I marciapiedi sono pochi, spesso casuali, le strisce dipinte a terra che indicano teoricamente la zona del passaggio riservato ai pedoni spesso sbiadite e certamente senza protezione.

Correre (lentamente) per la città, per queste vie non è un’esperienza divertente. Le auto spuntano ovunque e il pedone è sempre esposto al transito veicolare e ai pericoli che comporta. I runner certo, ma penso sopratutto alle persone anziane e alle domeniche selvagge dove davvero i pedoni sono nelle mani della buona fortuna.

Eppure si può fare molto di più. Ad esempio, una parte dei soldi cash che continuano a versare i convertitori di ex hotel, dovrebbero con certezza essere destinati a restituire a Varazze una parvenza di città d’Europa anche nelle vie “secondarie”, garantendo spazi ben progettati e ben difesi per bambini, anziani e semplici pedoni.

Via Milano, via XXIV aprile e tante altre vie sono semplicemente un terno al lotto dove la precedenza l’ha sempre l’autoveicolo. Non esistono quasi mai in queste vie, dissuasori, segnali luminosi, banali cataringrangenti collocati a terra dal costo irrisorio, luci. Eppure i soldi ci sono. Certo non si può pensare dopo 50 anni di cemento e vie costruite nei vari boom edilizi di rifare completamente queste strade (chiamarle così e già un complimento) ma altrettanto certamente queste vie non sono sicure e possono essere migliorate talvolta anche con poca spesa.

Il runner che corre per la passeggiata non fa che sentire gente che passeggia e parla di “comprare casa qui”: è la certezza che per le zone mare la richiesta sarà sempre stellare. Occorre però che questa marea di soldi che si riversa e che in parte spetta al pubblico come oneri, sia utilizzata anche per migliorare strade dove le automobili si moltiplicano, che rendeno in estate e nei week-end prossimi di primavera la città intasata e caotica come non mai.

Credo che le Amministrazioni abbiamo accettato dai costruttori – spinti da necessità finanziarie ma anche mal consigliati – soldi a scomputo per troppo tempo invece di indicare precise opere davvero utili. Per lo meno quei soldi avrebbero dovuto essere usati per garantire una viabilità prossima all’accettabilità.

Se il traffico non inquinante resta e resterà massiccio, almeno l’occasione di proteggere un pò pedoni e ciclisti meriterebbe attenzione soprattutto nelle vie “non turistiche”.

Foto credit www.varagine.it – Archivio foto storiche su Varazze

1 Commento

  1. Quanto scrivi é assolutamente vero. Personalmente, mi è difficile capire per chi sia Varazze, non è per sportivi ma non è per anziani, non è per bambini ma non è per ragazzi, tu dici che senti solo parlare di acquisti di appartamenti vicini al mare, ma intanto le spiagge del Solaro risulteranno definitivamente rovinate alla prima mareggiata seria (ottobre 2018 insegna). Ho sempre l’impressione di una improvvisazione a 360°, sembra che chi non è capace di mantenere il proprio giardino, si materializzi nell’obrobrioso e bramato palazzo grigio. Quando un’amministrazione, sa fare il proprio lavoro, sa che spendere il denaro a disposizione, è un investimento. Personalmente non vedo investimenti fatti negli ultimi xy anni.

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