Varazze: se vogliamo davvero che i giovani restino, servono politiche perseveranti

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Nei giorni scorsi il Comune di Varazze ha pubblicato un bando per l’assegnazione, con contratto 4+4 anni, di quattro appartamenti comunali in piazza IV Novembre. Si tratta di un’iniziativa attesa da anni e assolutamente giusta e opportuna: offrire una risposta concreta all’emergenza abitativa, soprattutto per le giovani coppie che scelgono – ancora – di vivere a Varazze tutto l’anno.

Tuttavia, nel bando non sono previste quote riservate esclusivamente alle giovani coppie, ma l’accesso è aperto anche ad altre categorie. Questo, per quanto legittimo, rende più difficile il raggiungimento dell’obiettivo prioritario: contrastare lo spopolamento giovanile della città. Per questo, riteniamo che servano bandi specifici e dedicati solo alle giovani coppie e famiglie under 35.

La misura adottata in piazza IV Novembre, pur positiva, non può essere un fatto isolato. Deve rappresentare solo l’inizio di una strategia più ampia e strutturata. Per anni abbiamo segnalato questa urgenza: i giovani non se ne vanno solo per mancanza di case, ma anche per assenza di lavoro, spazi produttivi, servizi a misura di nuova generazione.

Eppure, gli strumenti per agire ci sarebbero. Il Comune di Varazze produce da tempo un avanzo di bilancio enorme, definito nella stessa relazione ufficiale “a dir poco mostruoso”. Una parte di queste risorse deve essere messa finalmente a servizio della città viva, non lasciata nei bilanci come trofeo contabile. Un avanzo troppo grande non è un merito: è il segnale di una spesa troppo bassa e di una progettazione debole.

Chiediamo all’amministrazione attuale di fare una scelta politica chiara e coraggiosa:

destinare fondi a politiche abitative strutturate per giovani e famiglie; creare aree di lavoro condiviso, laboratori artigianali, spazi di innovazione (coworking, hub, piccoli centri studio e ricerca); mettere a sistema i patrimoni pubblici inutilizzati per politiche giovanili concrete

Non possiamo più limitarci ad aspettare “l’assessorato competente” . Una Giunta nella sua interezza può e deve dare una linea politica precisa. Serve visione, volontà e coraggio. Perché una città che non investe nei suoi giovani è una città che rinuncia al proprio futuro.

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