Un flagello che si chiama anticiclone africano

Lasciate perdere i nomi di fantasia che i media TV danno all’anticiclone africano. E’ sempre lui.

Di solito se ne stà sul Sahara ma da alcuni anni per via dei flussi zonali equatoriali (la facciamo breve) da maggio in poi viene scaraventato sul Mediterraneo dove un tempo dimorava il fantastico anticiclone delle Azzorre ben più equlibrato che ci regalava estati miti, piacevoli, arieggiate.

L’anticiclone africano è un autentico flagello di Dio. Quest’anno a giugno ha portato termperatore assurde e adesso per 15 giorni ci ha di nuovo colpito. E’ una presenza inquietante perché in piena estate trasforma le nostre latitudini in paesi africani a tutti gli effetti….

Le conseguenze sono:

– temperature massime e minime quasi 10 gradi più del normale (!)

– surriscaldamento del mare oltre ogni limite di normalità

– scomparsa delle brezze marine

– riduzione delle acque disponibili

– accelerazione dello scioglimento delle nevi in quota e se esisteno ancora dei nevai e dei ghiacciai

Ma quello che è più devastante ancora sono le conseguenze autunnali.

La quantità di calore che infligge alla terra e al mare diventano con l’autunno energia allo stato puro.

Diventa vapore acqueo a sua volta trasformato in piogge torrenziali e potenzialmente devastanti nella nostra terra ligure in particolare per via dell’orografia.

Il Mediterraneo è diventato l’hub principale degli effetti del surriscaldamento e dei potenziali danni. La Liguria in questo meccanismo infernale è uno dei target preferiti. Dunque massima attenzione e vigilanza.

Ma non basta. Come abbiamo già detto e scriviamo da anni, occorre che anche l’amministrazione locale investa soldi per prevenire, con rii in ordine e puliti, obbligo dei propietari dei terreni a seguire le regole ed elevazione di multe esemplari o in extremis al sequesto dei terreni per motivi di sicurezza pubblica qualora vi siano le relazioni tecniche che lo comprovano.

Il Comune può fare qualcosa ma i cittadini di più tenendo in ordine socli, tombini, scarichi, terreni.

Settembre è vicino.

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*