Varazze e riviera: Uragano va chiamato con il suo nome

Desolazione dopo l' uragano

Uragano. E’ stato un uragano. Tecnicamente per noi appassionati di meteorologia era un ciclone mediterraneo.
La verità è che è stato un uragano. Un vero e proprio occhio come gli uragani e una depressione di 970 millibar quando gli uragani caraibici che noi tutti conosciamo dai media, arrivano a 960 millibar. Una violenza assurda. Venti di 150 km/h e medi di 105 km/h hanno colpito la città dalle 19 alle 24 circa.
Una furia forse mai vista con danni purtroppo molto seri per molti imprenditori e molti beni pubblici.
La spiaggia è stata praticamente cancellata e la sabbia è sparsa su mezza città.
Ora inizierà il serio conteggio dei danni piuttosto impressionanti.
Bisogna cominciare a porsi seriamente il tema delle dighe soffolte a protezione di TUTTO il litorale di Varazze come investimento per la protezione della Comunità e della loro gestione, perché un’altra fenomenologia di questo tipo vorrebbe dire il disastro.

1 Commento

  1. Vedere le immagini di un paesaggio così violentato come si mostra oggi il nostro paese è certo molto desolante. Del resto è già desolante vederlo abbandonato all’incuria frutto di cattiva amministrazione.
    Speriamo che sia questa un’opportunità per l’amministrazione per farci vedere che alla fine noi ci siamo sbagliati e che loro sono quelli bravi, saremmo tutti felici noi e loro.
    Purtroppo in seguito a quanto accaduto ho letto su alcune testate le dichiarazioni di Bettina Bolla…dove chiede che non si lascino soli i balneari nella pulizia delle spiagge e nella ricostruzione di quanto andato distrutto.
    Al di la del fatto che gli arenili andrebbero sgomberati se non erro entro il 30 settembre o inizi di ottobre, e questo sarebbe secondo me da rivedere, poiché una spiaggia arredata e curata è sempre bella da vedere anche in pieno inverno. Ma signora Bettina, perché non chiama in causa la comunità anche a fine stagione quando tira il cassetto con gli incassi della stagione, con la stessa policy potrebbero essere condivisi anche quelli non crede?
    In fondo io credo che in tutte le attività ci sia un un rischio di impresa e tale rischio debba essere sostenuto, non possiamo solo prenderci sempre tutto il buono e poi esigere che gli altri ci paghino quello che purtroppo capita di negativo (come in questo caso), e che non sempre può piacerci o nello specifico andare bene alle nostre finanze. Con la stessa logica, il lavoratore autonomo che si trova la macchina, il furgone, il camion, danneggiati da eventi eccezionali quali questo è stato, oppure semplicemente legati ad eventi accidentali ed ai quali le assicurazioni non rispondono potrebbe sentirsi titolato di fare la stessa richiesta. Naturalmente nessuno lo ascolterà, dovrà leccarsi le ferite e continuare la sua vita lavorativa in maniera più determinata di prima. Ora io dico, sarebbe bello che chi piange subito soccorso, lo avesse chiaro nella propria testa ed iniziasse a fare impresa in maniera da attrarre turismo e non in maniera da tirare a campare perché intanto la gente a Varazze viene lo stesso, perché siamo vicini a tutti i principali centri del Nord Ovest e comunque, male che vada il sabato e la domenica con le invasioni del week end molte categorie, le tasche le riempiono in tutti i casi.
    In fondo i Bagni marini, che sempre hanno preteso dalle amministrazioni, quindi dal denaro pubblico, hanno mai dato qualcosa in cambio ai cittadini? abbiamo forse diritto come residenti a tariffe agevolate presso i nostri arenili nel periodo estivo? Le spiagge sembrano dei fortini, per carità è giusto fare rispettare la proprietà privata senza esagerare come invece a volte capita, ma all’ingresso di alcuni stabilimenti manca solo la scritta “Achtung verboten”, ed ora andare a chiedere anche a quelli che non hanno diritto di accesso al mare perché non pagano tariffe giornaliere senza senso per fare un bagno, mi sembra di una sfrontatezza senza uguali.Infatti, il supporto richiesto dalla signora Bettina sottolineo ancora che sottintende richiesta di denaro pubblico quindi dei cittadini. Probabile che questa mia riflessione crei acidità di stomaco a qualcuno e faccia ridere qualcun altro ma questo in fondo è lo spirito di un blog dove ci è data facoltà di esprimere le nostre opinioni in maniera garbata ed educata si intende, e quanto espresso è e rimarrà sempre la mia opinione condivisibile o meno che sia.

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