Celle: se anche Zunino “se la da”….

La premessa è che secondo me Zunino, “storico sindaco di Celle Ligure” ha fatto un eccellente lavoro e ha trasformato Celle Ligure in uno scrigno, molto bello e ben organizzato.
Un ottimo sindaco dunque. Tuttavia, mi sorprende che si accorga solo ora, subissato dal business dei minorenni (per lo più nei fatti finti), ovvero di una rete che esiste e che convoglia minorenni e finti minorenni nei Comuni dove ci sono le strutture apposite. Si punta dunque a quei Comuni, che per legge non possono esimersi da accogliere a man bassa 17,18,19enni (sedicenti minori) quasi sempre provenienti da Paesi come Marocco, Algeria e Tunisia, dove la situazione non è critica.
Sì perchè il gioco è noto. Hai 17 anni? Vivi in Marocco e vuoi tentare un pò di fortuna? Vai in Italia, in Comuni come Celle o Varazze e ti presenti in Comune. Spesso arrivano persino con il promemoria delle cose che spettano loro e i “diritti” da pretendere. Questo lo possono confermare anche gli “addetti ai lavori”.
Questa è spesso la realtà che piaccia o non piaccia.
Da quel momento per il povero sindaco in carica scattano una serie di oneri e responsabilità enormi, in modo automatico. Molti di questi ragazzi, in realtà hanno solo bisogno di essere registrati e di godere di una serie rilevante di benefici, per poi organizzarsi in modo molto diverso da quello che ci si aspetterebbe da parte di un minorenne sperduto e in difficoltà.
E se per caso gli esami medici mettono in dubbi la minore età, il ricorso è già pronto e da queste parti il ricorso non si nega mai.
Ecco perchè la “rete” si è organizzata e conduce i “minorenni” in modo mirato, nei Comuni che hanno una struttura, hanno un pò di soldi e magari sono pure ben organizzati.
Un’enorme vacca da mungere nel 90% dei casi. Una politica delle porte aperte sempre, che presenta i conti e neppure a carico del Governo ma dei Comuni. Un’assurdo scaricabarile, dove di mezzo ci finiscono i sindaci seri, che spesso hanno in carico la responsabilità di 20,30,40 minori dei quali a momenti e inevitabilmente non sanno neppure che faccia hanno.
Ne hanno “solo” la responsabilità. Per il resto decide il “minorenne”.

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