One day tourism: scelte suicide per Varazze?

Varazze o Hollywood?

La scelta del “one day tourism” è una delle scelte possibili nelle strategie del turismo.

Purtroppo per Varazze è una scelta a medio periodo, poco meno che suicida. E’ come uno che ha fame e mangia in un giorno per gli altri 5 successivi. Certo, d’accordo mangia ma dopo 12 ore avrà fame e dovrà stare a stecchetto per altre 4 giorni. Alla fine ci rimetti la ghirba.

Gli hotel sono vuoti. Pochissime stanze occupate, altro che raccolta di presenza dei cellulari…Tanta gente per ora a mangiare focaccia e aperitivi mordi e fuggi. Il bollettino meteo ti dice già se il prossimo fine settimana ci sarà gente o no.

Nessuno dice che non debba essere così. Il problema (suicida) è però che ci fermiamo lì. Non c’è altra strategia se non forse quella di perseguire la utile ma stra-usurata strategia del bike, dove oramai si buttano tutti e con molta più professionalità e soldi di quelli che ci sono a Varazze. Calma piatta purtroppo dettata dalla strategia del “Negroni e focaccia” che ci sta, ma che non può essere quella di Varazze.

E’ davvero la scelta giusta quella del pienone furioso (quando c’è) e poi della quiete dopo la tempesta? Alla lunga quali sono le conseguenze vere? E se anche la scelta del “one day tourism” fosse giusta, chi costruirà parcheggi da 2000 posti e allungherà le spiagge di 3 km? Chi costruirà parcheggi e corsie di autostrada?

Nessuno nonostante le sagre delle promesse elettorali già in corso (diffidate).

Puntare sulla quantità indiscriminata può dare la sensazione di “fare il pieno”. Invece non è così. Le conseguenze sono evidenti:

  • dequalificazione della rete commerciale (evidente a chiunque)
  • desertificazione delle strutture alberghiere che vanno in crisi (i numeri ufficiali lo dicono)
  • stress ambientale e punte di inquinamento altissime (non ci sono centraline per “fortuna”…)
  • qualità bassa con allontanamento automatico dei turisti stranieri e con più capacità di spesa (presenza stranieri in discesa dati ufficiali)

La permanenza media negli alberghi a Varazze è in totale contro tendenza rispetto a città turistiche vicine. I dati contano, quelli delle persone in carne, ossa e anima che vengono a Varazze e non quelli delle loro tracce GPS. E ci dicono che la gente viene e va via. Gli stranieri , quelli vengono sempre meno. Ci sarà un motivo o è solo colpa di belzebù che ci mette lo zampino?

Ecco facciamoci due domande per favore. E in tempo se possibile.

 

2 Commenti

  1. è il fallimento del vice sindaco nonchè assessore al turismo ?
    risposta semplice e concisa, si assolutamente !!
    sono d’accordo al 100% con lei, politica miope ed insufficiente ,neanche le tanto bistrattate amministrazioni degli anni 80-90 erano arrivati a tanto.
    mi creda, tantissima gente la pensa come me, spero il prossimo anno varazze sia in grado di proporre una valida alternativa

    • Il vicesindaco ha fatto delle scelte. Su questo non posso imputargli nulla. Secondo me sono scelte impulsive che non portano molto a medio termine. Più che il mio parere che conta ben poco, purtroppo i numeri rischiano di essere impietosi. A meno che non si misuri tutti in kg. di focaccia venduta.

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