Un populismo interessato: la scelta di Bozzano

Un populismo interessato? Bozzano nei suoi circa 30 anni di presenza nella politica varazzina ha sempre mostrato una tendenza a raccogliere un consenso incentrato sul momento, sulla preferenza.
Un’attività costante che però non è mai riuscita a convincere per capacità di programmare una città in modo moderno e aggiornato.
La città anche in questi 5 anni in cui il sindaco (ex PD, PSI, Lega, Moderati, ora Toti e me ne sono perso qualcuno) ha governato non ha mai dato segnali di sapere pianificare con efficienza il proprio futuro.
Ha rinunciato a progetti innovativi (il progetto Smart city e il consigliere Putignano nel dimenticatoio), ha rinunciato a programmare i servizi di viabilità (tra i parcheggi ha avviato il fallimentare parcheggio del Salice costato per altro molti soldi pubblici e poi dimenticato), ha rinunciato a dotarsi di un Piano regolatore (o PUC) e ha perseguito piuttosto, politiche che non hanno mai contribuito a svoltare verso un qualcosa che non fosse una sopravvivenza.
Varazze si è avvolta su se stessa, un pò come Savona, non dando segnali convincenti di novità reale e limitandosi a gestire gli assalti da focaccia e aperitivo più bagno.
Così, Varazze è rimasta ingabbiata in politiche per la ricerca del consenso, senza mai prendere scelte anche impopolari al momento, che però possono portare frutti ottimi più in là nel tempo.
Varazze è rimasta avviluppata in continui calcoli politici, tentativi infiniti di uscire dalla gabbia varazzina da parte del primo cittadino, che ha dispensato una politica cinica, accumulando risorse economiche da spendere nel periodo elettorale.
Risorse provenienti anche da promesse non mantenute, a partire dalla chiusura della discarica che anzi, oggi, accoglie grandi quantità di spazzatura genovese.
Una città che è tra le poche a non aver raggiunto neppure il limite di legge della raccolta differenziata (65% per l’anno 2018) nonostante gli enormi costi senza, a differenza di altri Comuni, iniziare a ridurre la TARI ai propri cittadini.
Credo che la città abbia ancora uno spiraglio per liberarsi da un populismo a mio modo di vedere pericoloso non certo per la democrazia ma per un reale, concreto, pragmatico e moderno sviluppo.

8 Commenti

  1. Per Antonio Franzone
    Scusate se intervengo sui social ove non sono solito interloquire. Sono all’antica e abituato a dire le cose in faccia, pane al pane!
    Mi hanno però mostrato un tuo intervento agiografico sul sindaco uscente dove dici che ha rimesso in piedi la baracca avendo ereditato una situazione molto difficile. Ora, a parte l’argomento eredità che puoi lasciare a Di Maio e ai grillini politicamente vergini…., non dovresti usarlo tu in politica da più di trent’anni e men che meno il tuo sindaco che é stato sodale, assessore e vicesindaco nelle giunte di sinistra per quindici anni (1995-2009). Se invece alludi all’eredità lasciata da me (2014) dopo la disastrosa alluvione del 4 Ottobre 2010 ti ricordo che ammontava a ben sedici milioni e cinquecentomila euro con diciotto cantieri già avviati progettati e finanziati prima di lasciare la carica. Aggiungi la realizzazione della caserma dei pompieri nella zona più strategicamente vocata per utilità, senza arrecare alcun disturbo alla viabilità, la realizzazione della nuova sede della Croce Rossa nella zona a lei più idonea, l’acquisizione gratuita al patrimonio comunale dei cantieri Navali che ora pare vogliano demolire per dare la vista ai costruttori del retroporto e per farvi una caserma che creerà una frattura insanabile fra la città e il porto demolendo addirittura gli uffici ancora in ordine con la scritta BAGLIETTO !
    Mi auguro che intervenga la Sovrintendenza e che la città si ribelli…! É come se a Maranello cancellassero FERRARI !
    L’eredità di cui parli gli ha però consentito subito di regalare il campo sportivo a Celle.
    Poteva anche chiudere la discarica come da contratto (2017) ma ha preferito utilizzarla come un bancomat per fare cassa accollandosi addirittura la rumenta della grande Genova! Ma si sa:”pecunia non olet “. Mi dispiace solo di non essere riuscito ad impedire che la ASL potesse mettere in vendita il lascito dei nostri avi, il vecchio ospedale, vendita che invece tu approvavi. Potrei aggiungere molto altro ma con questa politica io ho chiuso non cercatemi e tacerò per sempre.
    I medici mi hanno vietato di frequentare ambienti ove si pratica la calunnia e il tradimento.

  2. buonasera a tutti, parlo da umile uomo di minoranza (quasi inesistente) come dice qualcuno. E da tale vi assicuro che in 15 anni di consiglio comunale non ho mai visto una giunta comunale cosi’ irrispettosa dei consiglieri di minoranza e dei cittadini che rappresenta (che sono pur sempre la maggioranza dei varazzini). I miei forse cattivi maestri mi hanno insegnato che il sindaco rappresenta i cittadini tutti e non solo quelli della sua parte politica, che sicuramente tratta molto bene con sovvenzioni e clientelismo senza eguali. il vero sindaco e’ colui che in ogni pratica importante che interessa la comunita’ informa tutti i consiglieri, li coinvolge, li ascolta e cerca l’unanimita’ in consiglio. poi se non la trova, e talvolta e’ difficile, agisce giustamente con la sua maggioranza. qui succede il contrario, il sindaco non vuole comunicare con la minoranza perche’ teme il confronto di idee e vuole essere il sindaco della sua maggioranza, dei suoi amici e dei suoi clienti. null’altro. cosi’ una città si divide e decresce, soprattutto socialmente, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
    p.s. le asfaltature e le operette elettorali che vediamo in giro in questi giorni sono finanziate dalla rumenta del comune di genova che sta usufruendo del nostro ambiente e consumando il nostro territorio. questa e’ la gestione non sostenibile di un comune che non vogliamo per i nostri figli…

    • Gianantonio,
      Della giunta attuale ho seguito solo il consiglio di insediamento.
      Della precedente, ne seguii qualcuno in più poichè si disquisiva di alcune tematiche relative al ghetto dei Piani d’ Invrea.
      Uso “disquisire” con la voluta accezione di riferirsi all’ aria fritta; se ne parlava perchè tanto le scelte erano già state prese, in barba ai cittadini. (Decisioni, tra l’ altro, perpetrate dalla giunta attuale.)
      Quindi rifacendomi ad una scritta sui muri di Genova, di quando ero ragazzino, “Sinistra o Penta, tutta rumenta” (Non rifacendosi alle stelle ma a quell’ accozzaglia che fu il pentapartito) mi sento onestamente di asserire che grosse differenze io non ne abbia viste.
      Tu però sedevi fronte al pubblico illo tempore, quindi sicuramente circa il grado di coinvolgimento di Delfino verso tutti puoi dire di più, da persona informata dei fatti; io ribadisco che da spettatore di affiatamento ne ho visto ben poco.
      Tanto una volta che hai il 51% in tasca di cosa vuoi parlare?
      Vedremo i prossimi.

  3. Chissà perché come scusa si dice sempre che la situazione ereditata dall’attuale giunta( in un comune qualsiasi) era difficile.Bozzano era presente nelle giunte precedenti quindi la responsabilità è anche sua . Bozzano è un giocoliere della politica locale… ha cercato di darsi una facciata di novità con i vari giovani assessori….La raccolta differenziata è un fallimento totale, è stato già affermato più volte anche sulla varie pagine FB locali, e i dati sono sotto gli occhi di tutti, La “Nuova ” Piazza Dante è una vergogna una colata di cemento indegna!L’Avvocato ha sicuramente buona capacità verbale, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti.La lotta all’abusivismo commerciale? le Guardie Giurate costano ma i risultati??? Vorremmo meno parole e più fatti.

  4. Sarebbe bello che ognuno si firmasse con il suo nome e cognome invece di nascondersi dietro pseudonimi, forse chiedo troppo…..

  5. Caro Paolo, la tua critica al Sindaco è quanto meno ingenerosa, ti ho sempre conosciuto e stimato per la tua preparazione, competenza ed obbiettività, però mi sembra che anche tu ti stai incamminando verso quella china che porta a perdere la serenità di giudizio che ti ha, almeno per me contraddistinto. Alessandro ha ereditato una situazione del comune molto difficile, situazione che nella prima parte della legislatura anch’io forse ho contribuito a creare,ha rimesso in piedi la baracca, ha ,insieme ai suoi assessori progettato e cercato finanziamenti, realizzato lavori che non si vedevano da molto tempo, ha saputo sopratutto creare una squadra coesa di assessori, consiglieri, fiancheggiatori i quali sono sempre stati consultati ed ascoltati prima di prendere decisioni. Una minoranza quasi inesistente, e questo non è un buon segnale per chi, come me, crede profondamente nella Democrazia, e pensa in due mesi di creare un’ alternativa credibile. Scusa lo sfogo ma non sempre riesco a digerire tutto. con amicizia Tonino Franzone.

    • Caro Tonino, non c’è nulla da scusare. Attribuisco grande importanza ai tuoi giudizi e alle tue critiche. Forse uso qualche tono da “campagna” e di solito non lo faccio. In questo caso però, quello che purtroppo ci divide in questo momento politico, è la convinzione mia che Alessandro non posso assicurare una città davvero moderna e ripensata per tentare di dare opportunità vere. Lo conosco da circa 30 anni politicamente parlando e ne sono profondamente convinto. Può essere a mio parere un buon assessore ma per fare un sindaco di cui la città ha davvero bisogno, ci vuole un altro approccio, un’altro tipo di cultura, un’altra mentalità. Questo ovviamente è il mio parere discutibilissimo a maggior ragione da te, amministratore e politico che stimo moltissimo. Un abbraccio.

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