Le regole non scritte

Esistono delle regole non scritte che per altro ho quasi sempre visto rispettare.
Questo al netto delle varie accuse di campagna “scorretta” ecc ecc. anche questo uno standard di qualunque campagna dove le parti che hanno partecipato di solito si sentono reciprocamente “colpite” per comportamenti andati oltre le regole del bon ton.
Succede nel 95% dei casi.
Talvolta fa parte anche delle strategie pre-elettorali.
Per tornare alle regole non scritte, c’è anche quella che chi vince solitamente evita qualunque azione di “rappresaglia” seppure bonaria; con il voto si libera il tavolo e si mettono da parte i propositi bellicosi e rancori tipici della campagna elettorale.
Si evita a maggior ragione anche lo scherno post elettorale, anche solo per la banale regola che in politica si vince e si perde con discreta alternanza.
Devo dire da banale osservatore che non è andata proprio così.
Tutto ciò ovviamente non spaventa o turba nessuno ritengo, ma la trovo comunque un’occasione persa per dimostrare che cosa vuole dire umiltà.
So anche che l’umiltà è merce rara e che vanno per la maggiore altri profili comportamentali ma credo che sia un elemento indispensabile per essere amministratori apprezzati e stimati piuttosto che momentaneamente temuti.

2 Commenti

  1. Direi che l’umiltà dei vincitori è palese.
    Oltre che l’educazione.
    Nessuno si è schernito.
    Purtroppo non si può dire altrettanto delle 3 liste perdenti.
    Hanno fatto una PESSIMA campagna elettorale. Spece una di queste.
    Non ho mai sentito tante bugie e tanta cattiveria.

    • Quello che scrive è esattamente ciò di cui scrivo nel post.
      Per altro ho avuto modo di leggere molti post dove di certo Lei non lesinava….
      Giriamo pagina.

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