Pagare i pedaggi e vedere se rimani vivo

E’ uno “sport” che mancava nella lunga lista delle attività “sportive”.
Funziona così: paghi uno dei pedaggi più alti del mondo per ogni kilometro, ti muovi in coda per ore e speri di arrivare al casello di uscita vivo magari anche completo di famiglia al seguito, possibilmente senza essere schiacciato da lastroni di cemento o precipitare per 50 metri.
E’ eccitante. Da provare.
E’ uno sport talmente interessante che due mesi fa si è premiato con una buonuscita di 14.000.000 di euro l’Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia per il lavoro svolto francamente eccezionale nel vero senso della parola.
Gli utili sono stati sicuramente fantastici perché in questo gioco chi paga è solo il solito imbecille di turno.
Al resto ci pensano altri.
Se qualcuno si fa “male” in questo gioco cosa succede? Fondamentalmente nulla e lo sappiamo tutti senza la necessità di scendere nei particolari.
Un Paese straordinario dove per cambiare i tempi del semaforo a Celle Ligure che ha creato per il noto cantiere fantasma due ore di coda, si è dovuti arrivare alla Prefettura, l’unica pare che potesse fare qualcosa e ne avesse il titolo in un periodo di vacanza generalizzata (e ci mancherebbe ancora).
Welcome in Italia.

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