Il miliardo che innervosisce. Utili sontuosi per Autostrade per l’Italia. Situazione drammatica.

Per l’anno 2022 la Società che gestisce la A10 attualmente di proprietà di un fondo speculativo e di Cassa Depositi e Prestiti ha registrato un utile di 1,2 miliardi di euro (contro i 2 miliardi dei tempi d’oro di Benetton & C.).

Soldi sostanzialmente cash visto che si incassa subito e in contanti.

La cosa però stride con la vita che stiamo sopportanto in Liguria dove prima di muoversi sull’unica strada veloce esistente di proprietà dello Stato (a pagamento e carissima) occorre:

a- verificare se non è ingorgata con code chilometriche

b- verificare che non sia chiusa per lavori che durano da anni

c- verificare che nel tratto non siano previsti cantieri che procurano code infinite

Una situazione di cui fuori Liguria ci si rende conto solo parzialmente e magari solo per venire al mare, in estate, oppure quando Briatore fa un vocale su Wapp.

Eppure qui, in questi ameni luoghi anche se può sembrare incredibile, ci sono lavoratori, ambulanze, servizi essenziali, ecc. che hanno bisogno di sapere se per fare 20 km pagando molto, impiegheranno 15 minuti, 1 ora o 3 ore. Una situazione che procura danni economici SPAVENTOSI che pagano solo coloro che negli ingorghi perdono appuntamenti, ore di lavoro, opportunità, visite mediche.

Queste persone sono senza volto e senza nome di cui non importa molto.

Al massimo un articoletto se la poveraccia partorisce in ambulanza perché bloccata dall’ennesima fila di auto magari sotto il sole cocente o in una tempesta d’acqua.

Eppure i signori dell’autostrada hanno guadagnato e molto bene: 1200 milioni di euro solo nel 2022.

Ci raccontano che stanno lavorando per la nostra sicurezza: formula magica che fa andare tutto giù come lo zucchero con la pillola.

Eppure non è vero: sono molti i cantieri autostradali che di notte e nei festivi sono solo presidiati con auto o furgoncini messi lì per dare segnali di vita e poco più. Sono moltissimi i cantieri (e neppure tutti) che si animano solo di giorno e solo nei giorni feriali.

Costa troppo il lavoro notturno e festivo? Beh direi che con 1,2 miliardi di euro non dovrebbe essere un problema insormontabile.

Ci annunciate (15 giorni fa) senza alcun pudore che i lavori sulla A6 come sulla A26 dureranno 10 anni e lo dite senza alcun imbarazzo, con la calma dei forti. Fortezza che deriva dal non lasciarci alternative come utenti che pagano pure fior di soldi.

Dobbiamo chinare il capo e anzi ringraziare per i lavori svolti di cui nessuno sa nulla, nessuno sa davvero quando finiranno. Hanno pure girato un video imbarazzante dopo aver tenuto in ostaggio mezza Liguria per aver “completato” i lavori nella brevissima galleria “Castello” tra Arenzano e Voltri lunga poco di 180 metri e che ancora oggi – vedendola con calma in coda – appare un colabrodo.

Siamo ridotti così non perché qualche cittadino vandalo ha scalpellato per divertimento qualche pilone dell’autostrada A10 ma perché i precedenti “gestori” per decenni hanno pensato solo ad incassare ed arraffare ricordandosi di rado di fare lavori infrastrutturali come la storia drammatica e incredibile del Ponte Morandi certifica.

Che dire se non bravi, vi piace vincere facile?

A noi non rimane che pagare i pedaggi fino all’ultimo centesimo e aspettare 10 anni sperando che meno cittadini possibile ci lascino le penne negli ingorghi futuri.

Nel frattempo per chi non lo sapesse il contratto di gestione con il quale lo Stato proprietario delle autostrade conferisce in gestione le reti autostradali è stato secretato fino al 2018 e solo dopo il disastro del Morandi sono stati pubblicati.

Buona sorte a tutti.

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