Chiudere la discarica non si può. Le regole diventano elastiche. Riformismo o pasticcionismo?

 

 

 

 

 

 

 

Come sempre scriviamo le cose per quello che sono senza polemiche. Non ci interessano le polemiche. I fatti sono i seguenti: l’Amministrazione comunale ha un bisogno disperato di soldi in parte corrente per poter avviare spese e lavori  per lo più prelettorali.

I soldi correnti arrivano dall’avere consentito a Genova di portare la rumenta della città capoluogo, nella nostra discarica comunale (ma gestita da privati), nonostante gli impegni nel programma ufficiale  del Sindaco Bozzano proclamassero solennemente la chiusura “della discarica della Ramognina comunque entro il 2018”.

Per scaricare la rumenta, devono potere passare grandi camion da oltre 30 ton. dell’AMIU che arrivano da Genova. Li abbiamo visto tutti per Varazze. La strada che conduce alla discarica di Casanova ha da tempo il limite delle 30 t. per vari problemi AD OGGI MAI RISOLTI.

Il consigliere comunale di opposizione Cerruti, pone formalmente il problema del transito di camion che eccedono il limite consentito. Dunque di lì i camion genovesi non potrebbero passare per problemi di tenuta della strada.. Panico in Viale Nazioni Unite sede del Comune.  Si è tentato un pò di tutto compreso sostenere che se i camion non si pesano, non si può sapere se eccedono le 30 t. (dimenticando forse che dovrebbero essere pesati quando partono e obbligatoriamente quando arrivano alla discarica comunale).

Alla fine la posizione ufficiale del Comune è: il cartello con il limite delle  30 t. non è più valido perché SI FARANNO GLI INTERVENTI affinché questo limite non valga più. Nel frattempo però, prima degli interventi necessari, il cartello indica già il nuovo limite di 40 t.

Bisognerebbe che i cittadini, al netto delle asfaltature prelettorali, cominciassero un pò a riflettere.

 

 

 

3 Commenti

  1. Mi scusi,le 30 t saranno pure un argomento interessante per qualcuno, ma vorrei porre la Sua attenzione e quella dei lettori sul VERO PROBLEMA, ovvero la chiusura della discarica Ramognina.
    Il Suo e Mio sindaco qualche tempo fa aveva detto (si vedano articoli di giornale dell’epoca) che non era possibile chiudere l’impianto alla scadenza naturale della concessione (per chi non lo ricorda, la discarica dal 1997 è gestito dai privati), perchè l’azienda che lo ha tutt’ora in gestione aveva fatto ricorso al TAR sostenendo che la concessione aveva in effetti una durata ventennale, ma ANCHE che si sarebbe dovuto raggiungere un determinato volume di rifiuti, per cui, affermava la parte privata, poteva continuare a gestire la discarica anche dopo la scadenza della concessione.
    Il sindaco aveva detto che per evitare dei possibili costi alla cittadinanza aveva dovuto prorogare la concessione allo stesso gestore privato in attesa della sentenza del Tribunale Amministrativo.
    Orbene, leggo sui giornali che il TAR ha dato torto al gestore privato, affermando sostanzialmente che la concessione durava 20 anni, come era logico che fosse del resto, senza ANCHE, E, MA, FORSE.
    Ricapitolando: la concessione E’ SCADUTA nel mese di novembre 2017. Il gestore ha avuto dal Comune di Varazze una proroga di diversi mesi in forza di un “ANCHE” di cui il tribunale amministrativo ha dato un giudizio negativo.
    Adesso dal Nostro sindaco mi aspetto nell’ordine:
    1) L’atto formale con cui viene definitavemente chiuso il rapporto tra il Comune di Varazze e l’attuale gestore privato della discarica Ramognina
    2) La decisione ufficiale sui tempi di chiusura della discarica da parte del comune di Varazze (nel programma elettorale era previsto)
    3) Un bando pubblico per la gestione dell’impianto da adesso alla sua definitiva chiusura esplicitando la data di chiusura della discarica
    4) Una richiesta di risarcimento danni avanzata dal Comune all’attuale gestore privato che, a causa del suo ricorso al TAR, ha fatto perdere inutilmente del tempo al Comune di Varazze; il gestore invece in questi mesi ha lucrato sul conferimento dei rfiuti nella discarica.
    L’avvocato Bozzano cosà farà secondo Lei?

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