Estate: con un focolaio (improbabile ma possibile) di Covid-19 in piena estate, cosa si fa? Domanda per il sindaco.

Ho una domanda al sindaco, a cui la legge affida il compito di ufficiale sanitario. Se vi fosse un focolaio o una ripresa di contagi da Coronavirus in piena estate a Varazze,cosa faremmo?
La fase di emergenza grave dovuta al Covid-19 sta rallentando. Tuttavia il virus a Varazze come ovunque, non scomparirà. In queste settimane le varie ASL si sono attrezzate – seppure con fatica e sforzi drammatici – per rispondere alle cure più immediate. I reparti di rianimazione in Liguria e a Savona sono arrivate al limite di sostenibilità.
Ora va meglio. Tutto ciò è avvenuto con la sola popolazione residente. Per Varazze non più di 11.000 abitanti(gli altri 2000 circa sono finti residenti).
In una stagione normale si possono calcolare 20.000-30.000 persone in più che dimorano a Varazze in almeno 6.000 seconde case.

Quasi tutti lombardi.
Calcoliamo anche la metà: 10.000 persone in più.
Estate. Ovvio che vi sarà molto più affollamento che non in queste settimane. La gente in vacanza gira anche di più. Esce magari la sera, va in spiaggia ecc.
La possibilità che vi possa essere un cluster locale, ovvero un focolaio non è improbabile.
A febbraio ricordiamo tutti i rimpatri in Lombardia degli sfortunati turisti negli alberghi di Laigueglia.
Ma erano 30-40. E non fu facile. Ci vollero 15 giorni.
Il rientro in Lombardia è stato fatto per non intasare i Pronto Soccorso savonesi.
Se le singole “Varazze”, con i suoi 10.000 residenti extra, avesse un focolaio locale, cosa faremmo?
Non potranno certo fare esodi di massa per ricondurli laddove risiedono e dove le strutture sono dimensionate per la popolazione, ovvero in Lombardia.
Dunque che si faremmo?
Pensiamo anche solo a un provvedimento d’urgenza che per 15 gg bloccasse la città in piena estate con la gente in casa….
Non solo i servizi sanitari (CRI, Protezione civile. Pronto soccorso, Reparti di malattia intensiva ecc.) ma i negozi, i super mercati….. tutto regge finché non hai una pressione raddoppiata o triplicata…Andremmo in tilt? Possibile.
Perché un conto è fare andare avanti i servizi con 11.000 residenti di cui moltissimi anziani che escono poco di casa, un conto è con 30.000-35-000 persone che affollano la città in piena estate….
Le domande bisogna farle adesso però…e la risposta non può essere “speriamo che non succeda”…
Tutti noi siamo fiduciosi che non succederà ma se accadesse…..?
Proprio per questi motivi, le cittadine come le nostre sono potenzialmente le aree più a rischio per la prossima estate, con servizi del tutto inadeguati ad affrontare eventuali situazioni di emergenza sanitaria ed epidemica con una popolazione triplicata.
Chiedo allora al Sindaco quali sarebbero in questo caso i piani di emergenza?
Come pensa si dovrebbe affrontare questo rischio, non probabile ma certamente possibile?
Una risposta sarebbe necessaria per affrontare meglio l’estate, fiduciosi non solo di dipendere dai comitati megagalattici di super esperti che dubito abbiano presente cosa significa davvero una città come Varazze, Loano o Alassio….

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