Spese: Di Maio 100.000, Battelli 48.000

Sui giornali da alcuni giorni infuria una polemica sul fatto che Di Maio, esponente di punta del M5S e possibile Presidente del Consiglio se vinvesse il partito del M5S, ha speso 100.000 euro in un anno per attività politica. Le polemiche per altro non provengono solo dai giornali che tanto attaccherebbero il partito di Grillo, ma sono anche e direi sopratutto interne, con furiose discussioni tra “puristi” e “pragmatici”. Tuttavia, la cifrà per quanto imponente, non sembra poi essere così sorprendente. Il deputato locale, ad esempio, l’onorevole Battelli che oggettivamente non pare così impegnato come Di Maio, solo nel 2015 ha speso oltre 48.000 euro di soldi pubblici per attività politica territoriale, consulenze e collaboratori e gestione dell’ufficio. Una cifra mica da ridere, tenendo conto che ovviamente tutte le spese dirette per il mantenimento del deputato, sono a parte.
Dai 2500 euro per deputato, chiavi in mano, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e la sensazione è che il Roberspierre di turno (Grillo) abbia rinunciato da tempo a mantenere quanto promesso.

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