Sicurezza: nuovo decreto legge. Solo belle parole…?

Il decreto legge del Governo di due giorni fa fissa una serie di nuove incombenze/poteri ai Sindaci.

Non si capisce se è un enorme scaricabarile  o se è il tentativo di fare qualcosa per la situazione generale di degrado sociale. Si è pensato, ad esempio,  di introdurre sanzioni  fino a 900 euro e  l’ allontanamento fino a 48 ore per chi leda il decoro urbano o la libera accessibilità o la fruizione di infrastrutture, luoghi di pregio artistico, storico o interessati da flussi turistici, anche abusando di alcolici o droghe, esercitando la prostituzione «in modo ostentato», esercitando il commercio abusivo o facendo accattonaggio molesto.  Per i recidivi  scatta il “Daspo” urbano, con l’espulsione dalla città  fino a 12 mesi. Stessa misura, ma per un periodo da 1 a 5 anni, per chi spaccia droga nelle discoteche e locali di intrattenimento.  Il Decreto legge prevede anche che un giudice possa disporre il ripristino o la ripulitura dei luoghi o risarcimento, per chi deturpa o imbratta beni immobili o mezzi di trasporto pubblici o privati.

Teoria ottima. Pratica? Zero. Chiediamoci ad esempio, parlando di Varazze, in concreto come si potrebbe fare rispettare le norme. Con 14 Vigili urbani dei quali in servizio attivo non più di 2 alla volta? Con una Stazione dei CC sempre più ridotta nei ranghi e oberata da mille incombenze spesso burocratiche?

Poi appena si parla di investire in esercito, uomini e Forze dell’Ordine si alzano le barriere … lacrime di coccodrillo direi. Si vuole sicurezza ma si vuole anche spendere sempre meno. A Varazze la situazione non è buona. E in Estate la situazione rischia di non essere controllata. Esiste da anni un problema dei Vigili urbani mai risolto nonostante gli annunci periodici. Esiste un problema serio sulla gestione della videosorveglianza.

Esiste un problema politico: anche da queste pagine abbiamo proposto più volte di non spendere 1,1 milioni di euro per una piazzetta (Piazza Dante) e dedicarli a una smart city con una rete di telesorveglianza moderna.  Si preferiscono altre scelte nei fatti. Sbagliando. Ecco perché questo decreto sarà sostanzialmente teoria. Occorre il concorso di risorse serie per la sicurezza da parte del Governo (e invece si taglia) e occorre però anche un’attenzione seria al problema che oggi nella città non c’è nei fatti.

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