Una politica in crisi non significa per forza trasformismo

Periodo difficile per la politica intesa come rappresentanza di posizioni e proposte definite. Charles Tibualt diceva che “cambiare posizioni politiche può essere segno di lucidità, cambiarle troppo spesso è segno di opportunismo”. Tuttavia, anche per non disorientare ulteriormente i poveri elettori che per disperazione si sono in massa rifugiati nel partito che gestisce tutto grazie ai server gestiti in privato e che promette tutto per nulla e nulla per tutti, ovvero il M5S, sarebbe necessario non eccedere in un trasformismo politico oggettivamente insostenibile.

Il sindaco di Varazze, dopo un lungo percorso che lo ha visto parecchie volte oscillare nei decenni dalla sinistra alla destra e dalla destra alla sinistra, ultimamente si è riscoperto vicino a posizioni leghiste, dopo essere stato paladino della sinistra fino a pochi mesi fa ed essere transitato nell’agnosticismo partitico.

Ci sta. Il palcoscenico della politica si presta a questo e altro (forse per quello della gestione amministrativa occorrerebbe fare più attenzione).

Bisognerebbe però non esagerare. Si approva entusiasticamente un ordine del giorno proposto dall’ANPI politicizzando pesantemente il 25 aprile (fatto sul quale non sono d’accordo ma ne parleremo un’altra volta) e si gioca ad ergersi paladini dell’antifascismo. Si stringono nel tempo accordi con il PD, poi con formazioni minori di area centro sinistra, poi con la Lega ma nello stesso tempo si appoggiano posizioni di una sinistra “tradizionale”.  Fa parte della libertà d’opinione ci mancherebbe. Però, pur nella libertà, bisogna tentare di essere un poco coerenti. Il trasformismo politico – se questo è il caso, ma il giudizio non lo do  io – deve nel suo piccolo, descrivere una coerenza che non può essere dettata dall’opportunismo pro domo propria.

Perché in questo modo, i nostri piccoli M5S crescono e prosperano, poggiando le radici sulle conclamate concezioni di una politica sempre più debole. E si sa, la politica viaggia sulle gambe delle persone (oltre che su Facebook)…

Be the first to comment

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*