Tassa di soggiorno: un software inadeguato. Gli albergatori costretti a perdere ore.

Varazze o Hollywood?

Tassa. Gli albergatori, reduci da una pessima stagione per il turismo a Varazze, svolgono per la tassa di soggiorno anche il ruolo di “esattori”.
Ovvero raccolgono la tassa versata dai clienti e la versano nelle casse del Comune. Il Comune nei mesi scorsi ha comprato un software da fare utilizzare ai responsabili degli hotel per inserire i dati di quanto incassato.
Il problema è che questo software fornito da una società campana e costato decine di migliaia di euro è inadeguato e macchinoso a detta di tutti (proprio tutti) gli operatori alberghieri. Difficile farlo funzionare, difficilissimo avere un’assistenza adeguata dai produttori di software made in Campania.
Tutto ciò per la sana disperazione delle segreteria degli hotel, dei proprietari, dei direttori, impegnati per ore a immettere dati su un programma che fa più bizze di un cavallo maltrattato.
Si è ribaltata sugli hotel l’inadeguatezza tecnica della scelta fatta dal Comune, una scelta per nulla apprezzata: eppure il buonsenso avrebbe dovuto suggerire all’assessore Manna, di poter avere un giudizio dei vari software proposti e che hanno partecipato alla gara anziché non sincerarsi comunque delle caratteristiche base gradite a chi poi deve e dovrà inserire dati, numeri e cifre per conto dell’Ente locale.

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