Autostrade: blocco i lavoratori o i turisti?

Trent’anni di arraffa-arraffa sulla gestione delle autostrade non poteva che portare a conseguenze nefaste per l’economia italiana e ligure in particolare.

I lavori si susseguiranno per circa 10 anni, secondo le ultime dichiarazioni dei responsabili ministeriali e la scelta attualmente è se concentrare i lavori nei periodi non ad affluenza turistica oppure quando è periodo di vacanze.

Nel primo caso le code chilometriche, come in queste settimane ad Arenzano, procurano ritardi enormi per lavoratori, merci, servizi mentre nel secondo caso le code spetterebbero ai turisti in arrivo o in partenza in massa dalle Riviere.

Un dilemma amletico.

In Liguria, ad oggi è passata l’ipotesi di privilegiare, con la rimozione di parte dei cantieri durante i periodi vacanzieri, causando una grande concentrazione di lavori autostradali nelle settimane non turistiche e conseguenti code incredibili al traffico ordinario per lo più fatto di merci e spostamenti di lavoro.

E’ stata la scelta giusta? Difficile dirlo.

Chiaro che se chiedete a un gestore di seconde case o a un titolare di un Bagno marino vi risponderà in un modo. Se lo chiedete a un trasportatore o un artigiano o anche ad un medico che si sposta in Liguria probabilmente vi dare ben altra risposta.

Ecco che siamo arrivati alla guerra tra lavoratori e settori tutti degni di essere rispettati e che di questa situazione davvero non ne possono nulla.

La consolazione è arrivata con un ridicolo aumento delle tariffe anche nelle tratte autostradali liguri che è sembrata ai più solo un’umiliazione aggiuntiva a chi è già vessato dall’ingordigia miliardaria di pochi e noti.

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