Varazze. Meteo bello? Effetto downburst!

Dovremo sempre più abituarci agli affollamenti repentini in base al meteo

Non è più necessario prenotare o disdire in pensioni oppure hotel. Non ci sono penali e neppure telefonate da fare. Per circa 4000/5000 persone che da sempre vengono a Varazze spesso ora è sufficiente portarsi la chiave di casa dietro.

La lenta scomparsa degli alberghi e il boom delle seconde case porta dei mutamenti significativi nell’economia cittadina.

Lo abbiamo chiamato scherzosamente “effetto downburst” (dal fenomeno meteorologico che indica  forti raffiche di vento discensionali in uscita dal fronte avanzante del temporale con folate che possono raggiungere velocità elevate, prossime o superiori ai 100 km/h).

Se il meteo volge al bello venerdì sera e sabato mattina è possibile assistere in ogni stagione a questo fenomeno curioso che consiste nell’arrivo nel giro di 2 massimo 3 ore di alcune migliaia di “secondocasisti” che grazie a distanze ridotte possono decidere di riaprire la casa acquistata nella nostra cittadina.

Anche i camper parcheggiati per svernare si rianimano.

Te ne accorgi subito perché improvvisamente sciamano molte auto provenienti da levante ovvero dal casello autostradale di Varazze e determinano un movimento inconsueto rispetto alla quiete degli altri giorni. Si avverte un movimento accellerato ovunque, quasi l’arrivo di un downburst appunto. Ciò avviene non solo in estate (fenomeno da sempre esistente soprattutto con i giornalieri) ma ora anche in pieno inverno fatto tutt’altro che frequente nei decenni passati.

L’economia varazzina (ristoranti, bar, negozi vari) vive oramai con l’app meteo attiva dovendo attrezzarsi con personale e forniture in funzione del possibile o meno “downburst” di auto e persone.

Non semplice. Anzi complicatissimo.

Oggi possiamo forse parlare di economia meteo dipendente.

Probabilmente sarà il futuro del turismo locale. Occorrerà adattarsi. La domanda è però un’altra: ci sono alternative di strategia turistica possibile?