DMO: uno strumento strategico a cui Varazze non può permettersi di rinunciare

La DMO – acronimo inglese di Destination Management Organisation – è, nella sostanza, un sistema organizzato di promozione turistica territoriale. Un modello che punta a coinvolgere non solo gli operatori del settore, ma anche le istituzioni e, laddove possibile, la cittadinanza, per costruire un’immagine coordinata e competitiva del territorio.

Oggi, uno degli elementi ormai largamente condivisi nel dibattito turistico è che le DMO pubbliche funzionano solo se operano su territori ampi, capaci di sostenere strategie e investimenti di lungo periodo. È in questa direzione che si muove la DMO “Italian Riviera”, attiva dal 2018 e promossa dalla Camera di Commercio, finanziata in parte attraverso il gettito della tassa di soggiorno. Un progetto ambizioso, che coinvolge Comuni di grande peso turistico come Pietra Ligure, Finale Ligure, Alassio, e naturalmente anche Varazze.

Tuttavia, la sensazione sempre più diffusa è che Varazze sia rimasta ai margini di questo importante strumento di promozione integrata, il cui baricentro operativo sembra essersi spostato con decisione verso il medio levante savonese. Oggi più che mai è necessario che il Comune di Varazze non assuma un ruolo passivo. Ma questo non basta. I DMO pubblici laddove non vi sia un territorio dinamico e intraprendente lasciano il tempo che trovano.

Sarebbe dunque più utile avviare dei DMO settoriali fatti da privati che giustamente investono e promuovono i loro “prodotti” e servizi. Solo in questo modo sarebbe possibile rispondere alle esigenze del DMO di puntare su proposte di qualità effettivamente offerte in modo da fare coincidere il più possibile promozione turistica ed effettiva offerta dei servizi ricercati.

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