La Varazze (straordinaria) che mi piace

Sera tarda, zona periferica di Varazze. Passo rapido e frenetico. Incontro casualmente il dott. Romano  con il suo solito entusiasmo di fare le cose e farle bene. Mi parla dell’impegno di quella sera per avviare il ristorante didattico, una delle miriadi di iniziative che segue, sempre con voglia di impegnarsi, sempre per fare delle cose per il prossimo, per la comunità.  Qualche volta un po’ scoraggiato per i “soliti” problemi di burocrazia, di finanziamenti ecc .ecc. trova alla fine, sempre nuove energie, senza mai perdere un sorriso contagioso.

Penso a Mario Venturino iperattivo presidente della CRI e dei suoi tanti, ottimi collaboratori e la “follia” realizzata di creare una delle tre colonie marine della Croce Rossa Italiana in Italia, nata prima di tutto per permettere ai portatori di handicap di potersi godere il mare e la spiaggia di Varazze. Un’iniziativa fantastica che ha lottato con ostacoli burocratici e non solo, che oggi però è realtà.

Penso al “Bassa” ovvero Andrea Bassafontana presidente dell’Atletica Varazze, al quale si riempe il viso di un sorriso soddisfatto, sincero,  quando allunga lo sguardo verso i tanti ragazzi e ragazze che fanno sport in una serata di maggio, sulla “sua” pista di atletica. Si sente il profumo dello sport, quello della S maiuscola.

Penso alle persone generose, che spesso senza che nulla si sappia, aiutano e sono presenti per dare un pezzo della loro vita a chi è meno fortunato o anche solo per strappare un sorriso di un bimbo e una parola in più da un anziano solo.

Penso a tante altre persone che non ho l’onore di conoscere e alle quali dico “Grazie!” per quello che fanno per questa città, tutti i giorni, sempre per gli altri. Grazie davvero.

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