Giovanni Battista Busso

Ciao Giovanni.

Ieri hai lasciato questa terra e sono certo che lassù, ci sarà un occhio di riguardo anche per te. Perché hai sempre lottato in ciò in cui credevi, facendolo con grinta e determinazione. Hai amato la tua città, forse troppo se ciò è possibile.

Hai spesso strepitato,  ma hai deciso di andartene via in silenzio, ordinando che non siano fatte cerimonie. Per chi ti conosceva bene, non è una sorpresa.

La politica per te era ragione di vita, da comunista che ha attraversato i decenni, raccontandomi sotto voce che in realtà eri un “migliorista” convinto. Con me non hai mai alzato la voce, nemmeno una volta. Tranne un giorno, durante l’ultima campagna elettorale, quando mi affrontasti in modo brusco come non avevi mai fatto.  Pochi mesi fa ci siamo stretti nuovamente  la mano, da amici e avversari politici, con il rispetto di sempre e una rinnovata amicizia e di questo sono contento.

Di me un poco diffidavi, perché alla fine ero di quelli là (socialista liberale dell’epoca), ma hai sempre mostrato rispetto e interesse. Era scontro tra “cugini” che non volevano essere parenti.

Posso rimproverarmi di non averti affrontato politicamente in modo più deciso, perché in realtà le cose migliori le facevi quando avevi antagonisti o avversari politici tosti ma sinceri nei loro scopi.

Va bene così, è la politica. La “tua” Varazze ti ricorderà, forse come vorresti, con un poco di nostalgia e un po’ di timore reverenziale. Non invidio forse moltissimo coloro che lassù si dovranno ascoltare i tuoi interminabili e appassionati sermoni politici,  ma sono certo che lo farai convinto, come sempre, di fare la cosa migliore per tutti, per il bene delle persone della tua comunità che così tanto hai amato.

1 Commento

Leave a Reply

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*