L’inutile allarme per le classi tagliate nelle scuole.

L’inutile allarme per le classi tagliate nelle scuole.

Sui giornali di questi giorni sono molti gli allarmi per l’annuncio di classi da tagliare in molti Comuni della Liguria.

E’ solo l’inizio. Basta guardare un albero demografico per rendersene conto.

Il calo demografico è spaventoso. Il più marcato di tutta Europa.

L’età media è sopra i 50 anni.

I segnali arrivano ovviamente per primi dal taglio degli iscritti nelle nostre scuole primarie, proprio quando da alcuni anni abbiamo avviato un reclutamento di massa di insegnanti.

Ovvio che presto gli insegnanti saranno in sovrannumero con classi di 10 alunni e 4 insegnanti.

Poi – scontatissimo – tra 5 anni si parlerà un gorno sì e l’altro pure, su tutti i media, del calo demografico e di cosa comporta. Ma per ora – in un paese l’Italia, dove la parola “programmazione” è una bestemmia – si pensa ad altro.

Eppure lo svuotamento dei centri città è davanti agli occhi di tutti.

Anche il depauperamento culturale, delle tradizioni, della storia locale sono evidenze.

La bandiera bianca è legata alla mancanza di “materia prima”: gli uomini e le donne.

Certo saremo tutti un pò più ricchi a spartirci case, conti correnti.

Ma molto più poveri perché ci saremo venduti il futuro che cammina – come sostenevano i socialisti riformisti – con le gambe degli uomini (e delle donne).

Per ora cominciamo a chiudere gran parte delle classi.

A Varazze come in tutta la Liguria si è già iniziato in sordina da alcuni anni ma i prossimi saranno uno spettacolo tristissimo.

Invece delle classi “pollaio”, memoria del boom demofgrafico anni ’60, avremo le classi “solitarie” con qualche bambinello che vi si aggirerà inseguito da una ciurma di 4 o 5 insegnanti.

Welcome in the future.

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